Il Rubygate entra nel vivo e la bufera si sposta dalle stanze della procura a quelle della politica. Un fuoco incrociato di dichiarazioni ha sommerso le maggiori agenzie di stampa e grazie allo scorrere di fiumi di inchiostro si sono riempite le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali, dalle
È bastata una bella cena a base di prodotti tirolesi per ritrovare un’unità di vedute all’interno della maggioranza. Alla riunione avvenuta attorno ad una tavola imbandita hanno presenziato, oltre al Ministro dell’economia Giulio Tremonti, anche tutte le alte sfere della
Metti una sera a cena Tremonti, Bossi, Calderoli e Castelli. Mettili in un bell’Hotel di montagna nei pressi di Calalzo di Cadore. Mettici la traballante situazione politica del momento e aggiungici la necessità di invitare al convivio il presidente-alleato Silvio Berlusconi. Troppi ingredienti
Ormai sembra chiaro a tutti: le sorti politico-economiche del nostro Paese sono legate a doppio filo ai capricci della Lega Nord e all’attuazione del federalismo. Non passa giorno senza una dichiarazione ricattatoria di Bossi e i suoi adepti, attentamente calibrate e misurate sulle scadenze che il federalismo deve affrontare. Quando i leghisti
Ci risiamo. Il vulcanico leader della Lega Umberto Bossi prende le distanze dallo sfrenato ottimismo dell’alleato Berlusconi ma porta pazienza in nome del federalismo. L’asse Pdl-Lega continua a scricchiolare ma sono troppi gli interessi in ballo e la sensazione è che i militanti del sole
Su una cosa Fini aveva proprio ragione: oggi al Senato Berlusconi ha detto tutto e il suo contrario. Il premier ha parlato per circa mezz’ora davanti ai senatori di Palazzo Madama e li ha invitati ad assumere quel tanto sbandierato senso di responsabilità: «Bisogna trovare il modo di essere uniti e fare l’interesse del Paese» ha affermato. Fin qui tutto normale, se non fosse che dopo sono cominciate le