Il turismo cooperativo in Toscana: tra Israele e Palestina
La Regione Toscana si è data alla cooperazione internazionale e al turismo.
Il progetto, che si chiama “Med Cooperation” ed è finanziato da Unione Europea, Monte Paschi Siena e diversi enti locali toscani, verrà presto lanciato nel mercato dei viaggi. In “Med Cooperation” sono coinvolte sei città mediorientali, tre israeliane e tre palestinesi Akko, Haifa, Taibeh e Gerico, Nablus, Tulkarem. I sei centri sono collegati da una strada fatta di storia e prodotti: le città sono infatti famose per la produzione di datteri, monili in argento e bronzo, saponi e artigianato tessile.
Tutto questo, nei secoli, si è confuso con il conflitto in corso in quella terra ormai da oltre sessant’anni, tra lo Stato d’Israele da un lato e l’autorità palestinese dall’altro. Ora, grazie a “Med Cooperation”, questa strada sarà percorribile diversamente, sarà la «Strada del Patrimonio Culturale della Terra Santa del Nord». Il nome del prodotto in vendita sarà “Il viaggio possibile” e vorrebbe portare i turisti alla scoperta delle «tracce della storia e della rinascita». Sarà strutturato in cinque date possibili di partenza, con una durata complessiva di otto giorni, un costo (a persona) di 1320 euro) con un gruppo di minimo 24 partecipanti. Sarà l’agenzia Argonauta Viaggi ad occuparsi delle gestione e della burocrazia del progetto: «Un tipo di turismo diverso che ha anche la speranza di educare alla pace», ha commentato il Presidente, Enrico Rossi.
Il progetto è nato già nel lontano 1999 e ci sono voluti anni di accordi e di corsi di formazione – nelle città mediorientali stesse – perché finalmente lo si potesse lanciare.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.medcooperation.org/it/.