In Emilia-Romagna arrivano i primi profughi da Lampedusa

«Anche noi facciamo la nostra parte: incominciamo accogliendo da questa sera, in protezione umanitaria, un primo gruppo di trenta minori profughi, provenienti dall’Africa», ha detto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Teresa Marzocchi. Ieri sera, infatti, sono arrivate a Modena le prime persone da Lampedusa.

«In attuazione dell’intesa nazionale anche l’Emilia-Romagna accoglie questi giovanissimi, che sono i soggetti più deboli ed esposti a rischi . Possiamo farlo dopo aver concordato la strategia complessiva con gli enti locali». Si tratterà di trenta minori che verranno accolti in diverse strutture nella regione: tre dal Comune di Cesena, quattro da quello di Parma, dieci in provincia di Bologna, cinque in provincia di Reggio Emilia, quattro da Rimini e quattro dal Comune di Piacenza. Secondo il Commissario straordinario del Comune di Bologna Anna Maria Cancellieri si tratta di una situazione «assolutamente gestibile».

Stando all’accordo Regioni-Governo la Regione Emilia-Romagna dovrebbe accogliere, in totale, 3.700 immigrati, di cui i primi 1500 potrebbero già arrivare questa settimana. Ogni provincia della regione ospiterà persone in proporzione alla sua popolazione: Bologna 22,7% (circa 850); Modena 15,9%; Reggio 12; Parma 10%; Ravenna e Forlì-Cesena 8,9%; Ferrara 8%; Rimini 7%; Piacenza 6,6%. Nelle settimane scorse intanto i primi immigrati da Lampedusa sono stati trasferiti a Manduria, vicino a Trapani e a Livorno, in Toscana.

Intanto, nell’isola siciliana, la situazione non migliora: gli sbarchi non si arrestano e i trasferimenti delle persone verso le altre isole va a rilento. Ieri l’isola è stata teatro di una protesta dei tunisini, che si oppongono ai rimpatri a seguito degli accordi stilati tra il Governo italiano e quello tunisino.