La promozione del turismo africano passa dalle donne
L’Organizzazione Mondiale per il Turismo (Unwto) ha lanciato un progetto per il sostegno e la promozione del settore turistico in Tanzania, Mozambico e Etiopia.
Si tratta di un piano che l’Unwto finanzierà insieme alla fondazione Banesto e che per ora sarà lanciato su questi tre Paesi pilota per essere poi esteso ad altre realtà africane e dell’America del Sud. L’accordo dà il via ai lavori di identificazione dei progetti, di valutazione e supporto tecnico: un criterio di discrimine fondamentale sarà la partecipazione, e l’ideazione degli stessi da parte di donne e il sostegno alle piccole imprese. I finanziamenti arriveranno sotto forma di sovvenzioni o di microcredito per il tramite di organizzazioni internazionali.
L’Unwto è un’agenzia delle nazioni unite che si occupa in maniera specifica delle politiche del turismo e delle buone pratiche legate ai viaggi che raggruppa 154 paesi e oltre 400 membri affiliati.
Taleb Rifai, segretario dell’agenzia dell’Onu, ha così commentato: «I progetti saranno selezionati in base alla fattibilità economica, all’impatto potenziale sull’economia locale, alla promozione e all’occupazione delle donne, nonché in base alla solidarietà e alla sostenibilità ambientale»; Antonio Basagoiti, presidente della Fondazione Banesto, ha aggiunto che «il turismo è il motore dello sviluppo socioeconomico dell’Africa».
La Fondazione Banesto aveva già precedentemente lanciato una campagna per il “Turismo sostenibile e responsabile” in cui rientravano già progetti di questo tipo in Africa e America Latina e che ora confluiranno nello stesso. La campagna era nata nel marzo del 2006 ed era volta a contribuire allo sviluppo del continente africano attraverso il sostegno delle donne imprenditrici e delle comunità locali attraverso il turismo.
Quest’iniziativa attualmente conta più di 360 strutture ricettive e 25 percorsi turistici in 14 paesi africani: Capo Verde, Camerun, Guinea Equatoriale, Etiopia, Gambia, Ghana, Guinea Bissau, Mali, Marocco, Mozambico, Namibia, São Tomé e Príncipe, Senegal e Tanzania. L’iniziativa è stata recentemente estesa fino a comprendere un primo gruppo di Paesi dell’America Latina.