Cortina: “no” alla tassa di soggiorno
Cortina d’Ampezzo respinge la tassa di soggiorno. Lo hanno detto il sindaco, Andrea Franceschi, e l’assessore al turismo e allo Sport Herbert Huber, in una lettera indirizzata agli albergatori della città: non si introdurrà questa tassa perché finirebbe per dare agli albergatori «il ruolo di esattori e questo sarebbe in netto contrasto con la politica turistica che stiamo portando avanti. (…) L’amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo ci tiene ad informarvi che non c’è nessuna intenzione di applicarla», dicono gli eletti. Gli albergatori di Cortina si erano, in passato, più volte espressi contro questa tassa, che vedevano come una penalizzazione per le strutture ricettive.
Federalberghi nazionale, che ha appena concluso la sua 61esima Assemblea Generale a Firenze, ha espresso, per l’ennesima volta, il suo disaccordo rispetto a questa tassa: «L’aggravio che le nuove tasse federaliste arrecheranno, tra imposta di soggiorno e Imu, rischia di affossare ancora di più il settore turistico italiano, ancora lontano dall’imboccare la via di uscita della crisi», ha detto Bernabò Bocca, presidente dell’associazione. Federalberghi ha aperto la sua assemblea fiorentina proprio con i dati relativi a un sondaggio effettuato su strutture ricettive sparse in tutto il territorio nazionale. I risultati non sono confortanti: le presenze alberghiere sono diminuite dello 0,6% nei primi due mesi del 2011 (rispetto allo stesso periodo del 2012).
Ricordiamo che la Camera ha recentemente approvato – a inizio marzo – il Decreto sul Federalismo Fiscale municipale che al suo interno contiene proprio la tassa di soggiorno, pensata come un’imposta applicata ad ogni turista che soggiorna in una struttura ricettiva con un massimale di cinque euro che dovrebbero finire nelle casse dei comuni.