Alessandro Bergonzoni al teatro Novelli di Rimini con “Urge”
Un’ondata travolgente di parole per abbattere i luoghi comuni creando scenari impossibili
Sul palco del Novelli di Rimini il 26 marzo arriva Alessandro Bergonzoni, con il nuovo spettacolo intitolato “Urge”.
Attore di teatro, Comico, autore, scrittore, e da qualche anno diventa persino pittore, Alessandro Bergonzoni gioca con le parole suggerendo al proprio pubblico nuovi punti di vista, o di svista.
Lo scopo dell’artista sembra quello di voler abbattere i luoghi comuni dando vita a circostanze all’apparenza impossibili. Durante la sua carriera ha realizzato numerosi spettacoli teatrali dalla struttura e dal contenuto mai banali e aver scritto stimolanti libri, aver partecipato a film e cortometraggi nel ruolo di attore o regista, Bergonzoni porta in scena il suo spettacolo “Urge”, un’opera che ha scritto, interpreta e dirige assieme a Riccardo Rodolfi.
“Urge” è un’opera che si presenta sotto una veste intelligentemente polemica offrendo brillanti riflessioni dai risvolti comici. Uno sguardo indagatore e critico rivolto alla realtà in cui viviamo e della quale Bergonzoni studia l’origine. I personaggi che popolano il quotidiano di tutti, le situazioni ai confini dell’assurdo, ma anche le difficoltà che spesso si è costretti ad affrontare sono gli elementi fondanti dello spettacolo.
Intelligenza, humour, nonsense, “calembours” e rimandi graffianti uniti al gioco leggero e intimo delle allusioni, delle rime e delle assonanze di parole in libertà regalano uno spettacolo unico, in cui i neuroni del cervello umano vengono interamente sostituiti dalle sinapsi, in un lungo monologo spontaneo, dove le parole fluiscono velocemente.
Il nuovo spettacolo del comico bolognese, funambolo della parola porta in scena panorami fino a un attimo prima impensabili. Un autore che non ha imitatori, Alessandro Bergonzoni non si ferma di fronte al linguaggio, ma vi si immerge fino a estrarne i concetti fondanti. In “Urge” si ritrova un Bergonzoni anarchicamente comico ma, questa volta, sicuramente molto più polemico e metafisicamente critico verso la realtà che ci assedia.
Un’intervista all’artista su Raidue: