Prostituzione: trovata una casa chiusa a Misano Adriatico
I carabinieri di Misano Adriatico hanno arrestato una donna 65enne originaria di Padova per sfruttamento e favoreggiamento alla prostituzione. La donna da qualche mese gestiva una casa di appuntamenti a Misano: l’identificazione è arrivata attraverso il riconoscimento di una trentenne colombiana che lavorava per la donna e da un’inserzione su un giornale. Le forze dell’ordine hanno sequestrato diverso materiale e un’agenda con indirizzi, numeri di telefono e tariffe. La donna è stata immediatamente arrestata e condotta nel carcere di Forlì.
La notizia arriva due settimane dopo l’emanazione, da parte della città di Rimini, di nuove regole contro la prostituzione. Il sindaco, Alberto Ravaioli, ha aumentato i controlli e le pene per prostitute e clienti: ora si può incorrere a multe da 300 a 500 euro. L’ordinanza è attiva dal 17 febbraio scorso e diversi clienti e prostitute sono già state multate. La novità dell’ordinanza riminese? A chi verrà colto in flagrante potranno essere fatti dei controlli incrociati per verificare se non ci siano degli illeciti anche dal punto di vista fiscale. Insomma, dove non arriva la legge arriva il fisco. Sempre più città si stanno attrezzando con ordinanze e divieti per bloccare la prostituzione, soprattuto su strada. Purtroppo però, la vera piaga resta la prostituzione al chiuso, dove lo sfruttamento di donne, soprattuto immigrate, resta un dato preoccupante e che non si può monitorare perché resta nascosto. Sono in aumento, infatti, i casi di donne dell’Est Europa o del Nord Africa che spesso sono obbligate al lavoro di prostitute in case o luoghi chiusi.