Continua “l’Emergenza Egitto”: solo tre partenze da Ancona

L’Emergenza Egitto non è affatto finita: lo ha detto ai giornalisti il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano che sostiene che resta comunque «imprudente» recarsi nel Paese. Ovviamente, ammette l’uomo, alcune località, come quelle del Mar Rosso, appaiono più tranquille, ma le cose potrebbe cambiare velocemente e in poche ore: Romano definisce la situazione «fluida» ma resta fermo sulla prudenza: della stessa opinione anche Claudio Pacifico, ambasciatore italiano al Cairo: «Sconsiglio tassativamente agli italiani di venire».

Le agenzie di viaggi si stanno quindi adeguando a queste direttive: nel pesarese i turisti che avevano prenotato vacanze in Egitto vengono dirottati verso le Canarie soprattuto: al momento, ammettono le stesse, non sono molte le richieste per l’Egitto che, insieme a Tunisia e Giordania, resta sconsigliato. Il danno economico ovviamente c’è: ma in generale le agenzie sembrano aver preso “bene” la situazione ammettendo che il periodo non era certo il più florido dell’anno. Tutti aspettano con ansia la seconda metà di febbraio per far ripartire i lavori, ammesso che i disordini al Cairo si siano fermati.

Ieri sono solo tre i turisti partiti da Ancona per Sharm el Sheikh: al check-in ne aspettavano cinquanta. L’aereo era un po’ in ritardo a causa della diffcoltà negli spostamenti in Egitto: la benzina è razionata e anche i taxi hanno difficoltà a circolare: solo un massimo di 20 litri di carburante a vettura sono ammessi. Lo hanno raccontato i cinquanta turisti che ieri sono tornati dall’Egitto e atterrati al Raffaello Sanzio di Ancona-Falconara aggiungendo che spesso hanno dovuto rispettare un coprifuoco da dopo le 18:00 e alcune difficoltà nelle consegne di cibo nei villaggi turistici.