È ora di svecchiare il trasporto nelle nostre città
Dalla recente Conferenza del Traffico di Riva del Garda, dove si è parlato del ruolo dell’automobile all’interno della mobilità sostenibile, non sono mancati gli attacchi alle amministrazioni locali.
Per il semplice fatto che anziché potenziare e migliorare in genere il trasporto pubblico con lo svecchiamento del parco veicolare, si attacca l’auto limitandone l’uso all’interno dei centri urbani o addirittura imponendo gabelle d’ingresso alle città.
Sia chiaro: da sempre noi siamo a favore della bicicletta per accedere ai centri storici. In molti casi però ciò non è possibile. E allora il supporto principale sono i mezzi di trasporto urbano. Ma questi devono funzionare bene, viaggiare in orario, puliti e accessibili a tutti, soprattutto agli anziani. «Se il trasporto pubblico rimane al palo – è stato detto – non ne risentono solo i cittadini, ma tutta la filiera industriale per il rinnovo del parcomezzi.
Tagliare del 25-30% le risorse per il trasporto pubblico locale, significa rubare il nostro futuro». Anche il presidente dell’Aci Enrico Gelpi è stato critico nei confronti delle amministrazioni pubbliche locali che quando parlano di mobilità sostenibile, puntano il dito contro l’auto. Il futuro delle città – è stato anche ribadito – non può prescindere dal potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico, dal miglioramento dell’accessibilità ai centri urbani tramite infrastrutture ferroviarie e dallo svecchiamento del parco veicolare pubblico.