Mills, Mediaset, Mediatre: verso la prescrizione le tre spine di Berlusconi
Giorni cruciali questi per il legittimo impedimento. In attesa che la consulta si pronunci sulla sua costituzionalità o meno, l’uomo più abile della terra nel cadere sempre in piedi rischia di farla comunque franca. Si fa sempre più consistente, infatti, l’ipotesi che i processi milanesi in cui Silvio Berlusconi è imputato siano condannati alla prescrizione.
Le tre “M”, come sono stati ribattezzati i processi: Mills, diritti tv Mediaset e diritti tv Mediatrade, dovranno cominciare da capo e in diverse sedi perché congelati dal lodo Alfano prima e dal legittimo impedimento poi ed essendo passati diversi anni dal loro avviamento, rischiano inesorabilmente di finire su un binario morto.
Nel processo Mills ad esempio, quello che fa più tremare il premier, il procedimento deve essere ripetuto con nuovi giudici, e la prescrizione scatta a fine 2011. Stesso termine vale per “Mediaset diritti tv”, mentre la prescrizione per “Mediatre” è un po’ più lontana perchè prevista per il 2012: quest’ultimo, quindi, è l’unico processo che potrebbe far sentire il fiato sul collo a Berlusconi, sempre qualora il legittimo impedimento fosse dichiarato incostituzionale. Sono molte dunque, le probabilità per cui non ci sarà bisogno di scomodare “leggi ad personam”, per tutelare il presidente del Consiglio.
Se il Cavaliere fosse stato lungimirante, infatti, avrebbe potuto lavorare di più per il paese invece di dedicare quasi la totalità del suo lavoro governativo per crearsi leggi su misura. Bastava conoscere il sistema giudiziario italiano, inefficiente e facilmente aggirabile, per sapere che in questo paese si può restare tranquillamente impuniti. È sufficiente usare brevi scorciatoie, senza la necessità di scomodare parlamento e Costituzione.
U. Cataluddi
Movimento Unione Italiano