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Solo i cretini non cambiano mai idea ma solo i leghisti la cambiano sempre

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È bastata una bella cena a base di prodotti tirolesi per ritrovare un’unità di vedute all’interno della maggioranza. Alla riunione avvenuta attorno  ad una tavola imbandita hanno presenziato, oltre al Ministro dell’economia Giulio Tremonti, anche tutte le alte sfere  della Lega e al termine di questa ha preso parola un Bossi sereno e con la pancia piena.

Il senatur conferma, infatti, la sicurezza ostentata da Berlusconi: «I numeri per governare ci sono» . La certezza, per il leader del Carroccio proviene dallo stesso  premier: «La garanzia è Berlusconi , se il Presidente parla di dieci deputati in arrivo, noi gli crediamo».

Fa riflettere l’improvviso cambio di rotta dopo settimane di ferree prese di posizione sul voto anticipato, è storia recentissima (di ieri) quella di Bossi e soci che si professavano fermi sulle loro convinzioni.
In realtà, dietro alle frasi conciliatorie si nascondono i soliti ricatti e giochi di potere subdoli leghisti; la loro priorità, è inutile dirlo sono alcune riforme e una su tutte, il Federalismo Fiscale. Se per il raggiungimento di questo obiettivo la strada sarà libera da ostacoli, allora si potrà procedere con questo governo, in caso contrario nei prossimi giorni ci ritroveremo a scrivere di una nuova alzata di testa leghista in cui si minacciano nuovamente elezioni in primavera.

Oltre a mostrarsi sicuro sul naturale proseguimento dell’attuale maggioranza, Bossi ha indirettamente elencato le altre concessioni fatte alla lega. Una su tutte l’esclusione, a quanto pare definitiva, dell’Udc dai piani di governo, perché “sarebbe una continuazione della palude romana”.

La solfa quindi non cambia, frasi al vetriolo sulla capitale, out out sbattuti in faccia spocchiosamente ai propri alleati e frasi di circostanza volti a rasserenare l’ambiente ma che comunque rendono ben chiara l’idea che prima vengono gli obiettivi leghisti e poi quelli del paese.

U. Cataluddi

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