Strumentalizzazioni: espediente di destra e di sinistra e almeno in questo sono d’accordo
Il Ministro Maroni sarà chiamato domani in Parlamento per fornire le spiegazioni richieste da Palazzo Madama su quanto accaduto martedì scorso a Roma. Il ministro dovrà rispondere alle insinuazioni mosse dal presidente dei senatori del pd Anna Finocchiaro, riguardo le infiltrazioni di polizia tra gli studenti e a quelle del deputato pdl, Edmondo Cirelli, che chiede conto dell’arma del finanziere aggredito dai manifestanti . Cirelli, facendo riferimento agli scatti diffusi, sostiene che il finanziere non teneva la pistola d’ordinanza rivolta verso il basso, come invece avrebbe dovuto. Pronta la risposta del ministro Meloni. “Poliziotti fra i violenti? La Finocchiaro dice balle”, afferma il ministro a “Il Giornale”.
Intanto Gianni Alemanno, sindaco della capitale, ha incontrato ieri i commercianti danneggiati. Gli iniziali 20milioni di danni stimati, sono diventati nel pomeriggio 16. Stima con cui si tiene d’accordo Cesare Pambianchi, presidente di Confcommercio, ma non i negozianti. “Che nessuno faccia la cresta sui danni” ammonisce Marcello Brighenti, presidente dell’Associazione dei commercianti di Via Frattina.
Il caso di Roma ha generato un acceso dibattito politico purtroppo ancora privo di sostanza, volto solamente ad essere strumento di attacco tra le coalizioni. La questione dell’infiltrato, mostrato da tutti i quotidiani nazionali, inizialmente additato come poliziotto, ne è la conferma.
Stesso discorso vale per il finanziere con l’arma in mano. Una strumentalizzazione. Domani l’esito della questione. Ma, prima, una riflessione è d’obbligo: che si sarebbe detto se il finanziere, per rispettare le regole, avesse lasciato la pistola nella fondina e questa gli fosse stata rubata? E poi, a cosa è servito sbattere sulle pagine di tutti i giornali un “sospetto infiltrato” quando poi, bastava poco per scoprire che si trattava di un ragazzino?
MG Gargani