Le pompe autoadescanti per applicazioni industriali e non solo
Dispositivi come le elettropompe, ovvero sistemi di pompaggio alimentati con l’elettricità, sono molto diffusi nei più diversi contesti, come ad esempio quello industriale, dell’irrigazione o della sicurezza.
Di queste pompe si possono incontrare due diverse tipologie, a iniziare dalle pompe centrifughe “classiche”, che funzionano come si desume dal nome per mezzo della forza centrifuga, e che prelevano l’acqua mediante giranti che spingono l’acqua verso la mandata della pompa.
Questi dispositivi necessitano di un adescamento manuale, ovvero di uno step iniziale precedente al pompaggio vero e proprio che consiste nell’eliminazione dell’aria dentro alla pompa. Questa operazione deve essere effettuata a mano, in pratica riempiendo d’acqua la tubazione della pompa.
Dopo aver effettuato il riempimento, tramite un apposito sportello, la pompa azionata creerà una turbolenza per mezzo dei suoi giranti che mescolano l’acqua con l’aria: quest’ultima fuoriesce dal tubo di mandata, mentre il liquido, essendo più pesante, rimane in circolazione all’interno della pompa.
Una seconda, grande categoria di sistemi di pompaggio è rappresentata dalle pompe centrifughe autoadescanti, le quali, a differenza delle precedenti, non necessitano dell’operazione preventiva manuale di adescamento: esse si avviano da sole senza che si debba, perciò, procedere al riempimento delle tubazioni con liquido.
Queste pompe possono essere realizzate con diversi metalli: si incontrano quindi dispositivi autoadescanti in acciaio inox, ma soprattutto fatte di ghisa, che offre un buon rapporto qualità prezzo. Tuttavia, i modelli realizzati in acciaio inossidabile offrono maggiori garanzie quando l’utilizzo di tali sistemi avviene in ambienti con condizioni ambientali “difficili”, come ad esempio elevata umidità o esposizione alle precipitazioni.