La nascita delle scale mobili uso pubblico
La prima scala mobile viene brevettata alla fine del 1800 dall’americano Jesse W. Reno e fin da subito venne classificata come un impianto elevatore utile al trasporto di persone. Oggi, rispondendo alla legislazione della Direttiva Macchine e alla norma armonizzata EN 115, è un macchinario con gradini che scorrono e si muovono in modo orizzontale nei due sensi di marcia grazie a catene rotanti.
Il funzionamento di queste scale mobili ad uso pubblico viene reso sicuro da dispositivi idonei che sono in grado di prevenire condizioni dannose per l’impiantistica elettromeccanica e pericolose per l’utenza.
Questi dispositivi vengono utilizzati in edifici densamente frequentati come ad esempio stazioni, centri commerciali e ambienti in cui è richiesto un lavoro importante per quanto riguarda lo spostamento delle persone, soprattutto dal punto di vista del flusso e della rapidità.
In questi ambienti, perciò, ci si trova a dover gestire un traffico elevato, ed è proprio qui che le scale mobili dovranno garantire il massimo delle prestazioni anche in termini di affidabilità. Le scale di questo tipo assicurano un servizio di circa 140 H/settimana, pensate ad esempio quanto deve essere elevato il flusso da gestire all’interno di aeroporti e stazioni ferroviarie dove questo tipo di scale mobili ad uso pubblico vengono largamente utilizzate.