Le cucine componibili moderne si adattano a ogni spazio
Se si osservano gli arredamenti delle cucine di una volta, ci si accorge subito delle notevoli differenze rispetto a quelle moderne: inevitabile (per non dire lapalissiano) che, con il passare dei decenni, il mercato abbia puntato su materiali, colori e stili diversi, ma non bisogna dimenticare che anche dal punto di vista strutturale le cucine hanno subito un radicale cambiamento.
Il motivo è presto detto: in passato, solitamente le cucine erano le stanze principali e più utilizzate delle abitazioni. Le famiglie erano infatti numerose e, in visto che spesso le camere da letto erano sprovviste di riscaldamento, quando faceva freddo ci si riuniva tutti accanto alla stufa per stare al caldo. Di conseguenza, le cucine dovevano essere ambienti spaziosi ed era quindi possibile collocarvi (quasi) ogni genere di arredo.
Con il passare degli anni le cose sono molto cambiate: la cucina oggi rimane una stanza importante della casa, ma non di rado i progettisti preferiscono “sacrificare” questo ambiente a favore della metratura di camere da letto o zona giorno. Di conseguenza arredare stanze di pochi metri quadrati – e farlo in modo efficiente – è diventata una sfida per i produttori di cucine.
La soluzione a questo problema è stata l’invenzione delle cucine componibili moderne, i cui elementi possono essere scelti, abbinati e posizionati a piacimento così da occupare al meglio i volumi disponibili. Grazie a questo innovativo modo di arredare, anche gli ambienti meno spaziosi possono trasformarsi in cucine improntate alla massima praticità. Non bisogna porre limiti alle potenzialità delle cucine componibili, perché in effetti… non ne hanno!