I 5 dolci italiani più amati all’estero
La pasticceria italiana è rinomata in tutto il mondo. Una reputazione sempre più solida e che oggi si estende ulteriormente grazie ai servizi di consegna torte a domicilio ampliati nel corso degli ultimi tempi da innovativi servizi di commercio online. Ecco i 5 dolci italiani più apprezzati all’estero.
Panna cotta
La panna cotta altro non è che un budino a base di panna, zucchero, farina e colla di pesce. Una portata semplice e da gustare con leggerezza a dine pasto. Si tratta di un dolce che, nella sua sobrietà, ha saputo conquistare tutto il mondo e che viene servito nei ristoranti di tutto il mondo.
Gelato
Per chi ancora non lo sapesse, il gelato è un’eccellenza tutta italiana, commercializzata a livello planetario e con volumi di vendita fuori dal comune. Non ci sono Paesi che non lo conoscano e non lo apprezzino, soprattutto durante la stagione estiva, per combattere il caldo con gusto e in modo pratico. La paternità italiana del gelato non è in dubbio, anche se i francesi rivendicano il merito di averlo reso tanto noto nel mondo, grazie soprattutto all’introduzione del cono.
Tiramisù
Di origine probabilmente veneta, il tiramisù è il dolce al cucchiaio più noto fuori dalle mura nostrane. Mascarpone e caffè sono i tratti distintivi di un dessert fresco, gustoso e che si presta a infinite varianti, con frutta o cioccolato, crema al pistacchio e limone. Una portata perfetta anche per stimolare la creatività dello chef.
Cassata siciliana
Con la cassata siciliana si esalta un’intera regione, quella incantevole Sicilia che ha nel suo dolce di riferimento un vessillo di identità, esportato ovunque e sempre con successo. La cassata è manifesto della storia sicula, con i suoi ingredienti di derivazione araba e l’immancabile ricotta dolce, che solo dopo lo Stretto sanno preparare così.
Panettone
Il panettone non è solo un’icona natalizia ma parte della storia di una città gloriosa come Milano. Si hanno tracce del “pane di Toni” fin dal IX secolo d C. e, sotto Natale, dominava le tavole degli Sforza nel ‘400. Un’eccellenza che racconta mentre esalta il palato.