Nuovo servizio dell’Agenzia delle Entrate: correzione degli errori in visura
Anche se ai fini fiscali non sono ancora un parametro utile, i metri quadrati in visura (presenti dal 9 novembre 2015), rappresentano certamente un’evoluzione del catasto verso uno standard condiviso da tutti. Tra gli intenti della riforma del nuovo catasto fabbricati vi è infatti senza dubbio quello di rendere le sue procedure più snelle e più client-friendly, ma anche l’obiettivo di raggiungere una futura uniformità, tanto agognata da addetti ai lavori e dai contribuenti. Difatti il problema dell’obsolescenza di alcuni dati o della presenza di informazioni che non combaciano su planimetria e visura catastale on line permane e investe in egual misura l’una e l’altra parte interessata.
Ecco perché l’Agenzia delle Entrate ha attivato un servizio online per la correzione dei dati errati indicati da visure e planimetrie. Tramite Contact Center è infatti possibile evitare noiose file agli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio, semplicemente effettuando il log in su specifiche piattaforme deputate tanto alla correzione dei dati o alla richiesta di intervento per la rettifica degli stessi.
L’accessibilità dei dati non è ancora immediata (il cliente è infatti tenuto a registrarsi a Fisconline o a Entratel anche solo per poter accedere a tali informazioni), ma consente di poter intervenire e correggere alcuni degli errori presenti sulla propria visura catastale on line.
Ma su che cosa e in che modo è possibile intervenire?
I primi errori da poter correggere possono riguardare i dati anagrafici dell’intestatario del bene immobile (le aziende possono correggere il campo “denominazione”), codice fiscale, luogo e data di nascita del titolare (per le aziende: la sede legale) ed informazioni più tecniche come diritti e quote di possesso. Per presentare richiesta di modifica tramite piattaforma online è necessario essere in possesso dell’identificativo catastale del bene immobile (particella, foglio e subalterno) e di uno dei seguenti documenti, che potrebbero essere richiesti durante la procedura: l’atto notarile di acquisto (o un altro atto pubblico), la dichiarazione di successione, la domanda di voltura catastale, una copia della denuncia di nuova costruzione o di variazione presentata al catasto.
Se l’errore dovesse invece riguardare più direttamente i dati dell’immobile (e quindi parametri come indirizzo, ubicazione, numero civico, piano, interno ecc) o patenti inesattezze nel numero di vani o dei metri quadrati dichiarati dell’unità (consistenza dell’immobile), sarà necessario possedere l’identificativo catastale dell’immobile e gli estremi di uno dei seguenti documenti: l’atto notarile di acquisto, la dichiarazione di successione, una denuncia al catasto per nuova costruzione o di variazione (anche altri eventuali documenti che possano aiutare ad attestare le avvenute variazioni possono essere utili per presentare una richiesta come questa).
Tra i compiti dell’Agenzia delle Entrate vi è anche quello di individuare i fabbricati non dichiarati al catasto e richiedere ai proprietari di tali fabbricati di regolarizzare la propria situazione. A tal fine, già da un po’ di tempo sul sito dell’Agenzia sono stati pubblicati gli elenchi di tutti i Comuni e delle particelle del terreno nei quali sono state accertate irregolarità da ispezione catastale (presenza di fabbricati non dichiarati o di ampliamenti e modifiche non pervenute in catasto). Dato che l’individuazione di tali irregolarità è avvenuta tramite foto-identificazione di immagini del territorio e successivi incroci con le banche dati catastali è possibile che, nel frattempo, alcuni immobili indicati dal documento siano in realtà già stati censiti dal Catasto. L’operazione di controllo, avvenuta in collaborazione con l’Agea (Agenzia per le erogazioni in Agricoltura), non tiene conto di situazioni particolari in cui i titolari di taluni immobili non sono tenuti a presentare alcun adempimento. Anche per situazioni come queste, è possibile avvalersi del Contact Center dell’Agenzia delle Entrate per segnalare il problema e risolverlo in rapidità.
Per altri tipi di richieste particolari, la cui attestazione richiede una conoscenza della materia catastale più approfondita e pertanto la presenza di tecnici e professionisti certificati, l’Agenzia ha disposto la possibilità di effettuare richieste online solamente per operazioni come queste: registrazioni di atti del catasto fabbricati, assegnazione di un identificativo definitivo, informatizzazione delle planimetrie, registrazioni degli atti del catasto terreni, registrazioni di variazioni colturali, rettifiche di duplicati di particelle, passaggi di particelle terreni ad enti urbani, segnalazioni di errori sui punti fiduciali, correzione di eventuali identificativi da impianto meccanografico e per le errate assegnazioni di rendite catastali. Per tutti gli altri casi, sfortunatamente, una tale procedura non è ancora attiva, e gli utenti sono ancora costretti a rivolgersi agli uffici competenti.