L’incontinenza anale e gli approcci per combatterla

Il peggioramento che interessa la qualità della vita delle persone che si trovano a dover fare i conti con i sintomi dell’incontinenza fecale è notevole ma, nonostante ciò, non sempre i pazienti sono disposti ad “aprirsi” con il proprio medico per parlare dei loro problemi di salute.

Il motivo è che si tratta di problematiche sicuramente imbarazzanti, di cui la persona si vergogna, ma se non se ne discute con un professionista della salute come si potrà mai trovare la guarigione? Non è detto, infatti, che il disturbo se ne vada così come è comparso, poiché le sue cause possono essere infatti strettamente organiche e non in grado di regredire spontaneamente.

Ad esempio ci sono persone che soffrono di problemi neurologici o muscolari che causano il mancato controllo degli sfinteri, altre volte sono dei danni nella zona del pavimento pelvico ad essere responsabili dei fenomeni di incontinenza, si possono incontrare pazienti che ne soffrono in conseguenza all’invecchiamento, o perché sono stati colpiti da malattie neurodegenerative… insomma, l’incontinenza anale può avere molte cause ed è necessario approfondirle se si vuole guarire.

Affidandosi a un proctologo specialista si potrà innanzitutto avere una diagnosi precisa e, successivamente, accedere al percorso di cura più adatto alle proprie esigenze: ecco perché il dialogo e la presa di coscienza che non c’è nulla di cui vergognarsi nel parlare dei propri problemi devono essere un “must” per i pazienti di tutte le età. Solo in questo modo si schiuderanno le porte della guarigione, grazie anche alla disponibilità di moderne ed efficaci tecniche chirurgiche!