L’atmosfera del Natale tra i presepi artigianali di San Gregorio Armeno

In quanti di voi conoscono le meraviglie di San Gregorio Armeno? San Gregorio Armeno è una via interna, rachiusa nel centro storico della città di Napoli, che ogni anno attrae migliaia e migliaia di turisti da ogni parte del mondo a ridosso delle festività natalizie. Perchè? Perchè San Gregorio Armeno è uno dei vicoli più caratteristici in Italia, dove si coltiva, anno dopo anno, l’arte presepiale. La strada dove si incontrano, passeggiando, tutte le botteghe degli artigiani prende il nome dalla storica chiesa, appunto chiesa di San Gregorio Armeno, intitolata all’omonimo santo.

Ma come nasce la tradizione del presepe in San Gregorio Armeno? La chiesa che, come detto, dà i natali alla via dei Pastori sorge sulle ceneri di un tempio antico costruito in età romana in onore di Cerere, la dea della fertilità. I vecchi abitanti della zona del napoletano si recavano annualmente al tempio ed offrivano, per auspicio di una buona annata di raccolto, delle statuine di terracotta fatte con le loro mani all’interno delle botteghe. Da qui, da questo pellegrinaggio al tempio, San Gregorio Armeno, è diventato negli anni uno dei principali centri di esposizione per le creazioni presepiali di Napoli, riuscendo a racchiudere in un’unica strada, la più ampia vetrina di presepi in legno ed in terracotta di artigianato locale.

Il culto del presepe, d’altronde, affonda nella città di Napoli le sue radici più profonde, e trova propri qui, tra questi vicoli, la sua espressione più fiera, in un mix unico ed originale di tradizione e modernità. E, infatti, non c’è da meravigliarsi se, accanto alle statuine più caratteristiche e sacre del presepe così come lo conosciamo, come il pastore con le sue pecore o le figure dei Re Magi sui loro cammelli, possiamo ritrovare i volti e le forme che hanno reso celebre Napoli nel mondo, i personaggi di Totò, Massimo Ranieri, Massimo Troisi, così come anche i personaggi più attuali di gossip, solitamente portati alla ribalta da accadimenti o da eventi di risalto nazionale. E’ così che nei nuovi presepi napoletani prendono vita le statuine della soubrette argentina Belen Rodriguez, di Massimo Ferrero (neo presidente della Sampdoria), del Presidente del Consiglio Matteo Renzi con consorte e di tanti tanti altri vip del momento. E nessuno sa, alla fine, se sono più le ultime creazioni meno religiose ma più divertenti ad attirare i turisti del mondo, o lo è realmente, il voler dare credito ad un’artigianato italiano così prezioso e caratteristico e che merita l’ammirazione di tutti.