Il contratto assicurativo dal trecento ai nostri giorni
L’assicurazione come la conosciamo oggi ci sembra un elemento normale della vita quotidiana, fa parte delle nostre abitudini ed è un concetto familiare ad ognuno di noi. Ma ovviamente non è sempre stato così e il contratto assicurativo ha impiegato molto tempo per definirsi e trovare la sua collocazione nella vita di tutti i giorni delle persone.
Vi siete mai chiesti come ha avuto origine l’assicurazione? Quando ha iniziato storicamente a delinearsi? Proviamo a ricostruire un po’ di storia.
Non è semplice definire la storia dell’assicurazione considerando anche la molteplicità dei rami in cui si articola. L’assicurazione sulla vita sembra più recente di quella marittima e di quella contro gli incendi e se ne trova traccia in forma rudimentale già nell’antico diritto indiano, nel diritto babilonese e nell’antica Palestina: si trattava di una forma di mutuo soccorso destinata a persone sottoposte ad eventi pericolosi per la propria esistenza (soprattutto lunghi viaggi) e per i propri averi. Troviamo forme di mutualità reciproca, cioè associazioni di mutuo soccorso, ad Atene nel V secolo a.C. e a Roma già prima del VI secolo.
Lo sviluppo delle prime forme di assicurazione simili a quelle attuali avvenne in Italia nel XIV secolo. Qui si svilupparono tipologie di assicurazione marittima resesi necessarie per tutelare le merci alla luce degli importanti traffici via mare delle città marinare. Da alcuni contratti, atti normativi e scritture contabili sembrerebbe che nei primi anni del 1300 fosse già praticata l’assicurazione a premio (con definizione del rischio e del massimale) come la intendiamo noi oggi. Tuttavia durante tutto il Medioevo fu duro affrancarsi e differenziarsi dai concetti di scommessa e di usura oltre che dal ritenere illecita la tutela contro eventi che per la loro natura imprevedibile erano attribuiti alla volontà divina.
Probabilmente (ma l’incertezza è tanta) il primo contratto assicurativo è databile 20 febbraio 1343: in questo caso il procuratore di un mercante palermitano assicurò dieci balle di stoffa del valore di 680 fiorini. Le prime leggi in ambito assicurativo risalgono invece al 1363 a Genova.
I primi contratti assicurativi vengono stipulati nelle città marinare di Genova e Venezia mentre a Firenze nasce il mestiere di assicuratore e la figura dell’intermediario che mette in contatto l’assicurato e l’assicuratore. Seguirono poi le cinque Ordinanze di Barcellona a metà 1400 che costituiscono la prima disciplina organica in materia con norme sia in ambito privato che pubblico. Nel 1681 l’Ordennance de la marine venne promulgata da Luigi XIV: qui troviamo i principi fondamentali dell’attività assicurativa a cui si ispirarono poi tutti i legislatori successivi. Furono in seguito tantissimi in varie città italiane ed europee i trattati organici in materia assicurativa.
A metà ‘600 nascono i Lloyd’s di Londra, un’associazione di professionisti dell’assicurazione marittima nata inizialmente per lo scambio di informazioni e poi divenuta una società di assicurazioni fondata sulla mutualità e sulla suddivisione dei rischi dei clienti. Si sviluppano sempre in questo periodo le assicurazioni sugli incendi e, con la diffusione dei principi statistici e del calcolo delle probabilità, anche le prime assicurazioni sulla vita in forma moderna. Le prime compagnie assicurative in forma di società di capitali vengono costituite in Inghilterra e in Francia nel ‘700 e solo successivamente anche in Italia.
Facendo un balzo in avanti nel 1912 nel nostro Paese viene costituito l’Ina (istituto nazionale assicurazioni) e tra il 1923 e il 1925 vengono stabilite norme organiche sulla disciplina dell’attività assicurativa poi revisionate ancora varie volte negli anni ’60. Il resto è storia recente e, con varie modifiche, fa parte del mondo delle assicurazioni come lo conosciamo oggi.