Il Canone Rai speciale per pc e computer, cosa dobbiamo sapere?
Cerchiamo insieme di fare un po’ di chiarezza sulla questione recente dei canoni tv per computer richiesti dalla Rai. Oltre al già consueto canone Rai tradizionale che impone a tutti coloro che posseggono un apparecchio televisivo il pagamento dell’abbonamento rai tv per l’utilizzo di un dispositivo che consente la fruizione dei canali Rai, è arrivata la notizia di una nuova campagna di richiesta per il canone Rai Speciale ideato dalla televisione pubblica per i possessori di partita Iva che utilizzano un computer in azienda o a casa.
A chi si rivolge la nuova tassa speciale della tv? A tutti coloro che sono iscritti alla Camera di Commercio, e quindi le aziende in primis, ma anche al semplice professionista. In teoria vengono colpiti tutti coloro che, possedendo un pc collegato in rete, possono visualizzare la programmazione dei canali Rai dall’hub tv di Rai.tv
Al momento non è ancora chiaro come si possa dimostrare che l’utilizzo del pc sia esclusivo del lavoro e non finalizzato ad attività di fruizione di contenuti, ma se la volontà del professionista è di non pagare è chiaro che la soluzione è quella di cercare di motivare al meglio l’utilizzo del pc al solo scopo lavorativo. Al di là della logicità o meno della tassa richiesta dalla RAI, quello che al momento risulta più chiaro sono le tariffe che devono essere pagate per l’abbonamento tv in rete, dalla somma di 200 e più euro fino ad oltre 6.000 euro per gli hotel di lusso che contengono al proprio interno aree pc e wireless per la connessione dei propri clienti. Per il professionista la tassa dovrebbe interessare la cifra media di oltre 400€. Il problema è ritornato a galla a seguito di un invio massiccio di richieste da parte della Rai, in comprovata crisi di liquidità che, per così dire, ha tentato la mossa vincente ed ha inviato bollettini a raffica a qualsiasi azienda, società o professionista.
Prima di entrare nel panico, però, bisognerebbe ricordare che nella nota 2012 del Ministero dello Sviluppo Economico si legge che “Di per sé i personal computer, anche collegati in rete (digital signage o simili), se consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone”. Pertanto la richiesta di pagamento di canone via pc risulta del tutto infondata. E’ anche per questo, forse, che la Rai ha poi ritrattato la portata dell’azione parlando di “lettere informative” e non di veri e propri bollettini di pagamento, delle lettere di avviso che informano, quindi, della presenza di un canone tv speciale per pc e della possibilità a seguito della comunicazione di un eventuale accertamento tributario per la persona o l’azienda contattata.