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Rispettare i limiti di velocità, in ogni caso

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rispettarelimitidivelocitaE’ ripartita a maggio la campagna “Siamo tutti pedoni”, che vedrà la partecipazione di molte persone, tra cui importanti esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura. La campagna ha l’obiettivo di far riflettere sul tema della sicurezza stradale, con uno sguardo particolare ai pedoni, troppo spesso vittime di chi non rispetta le norme mentre si trova alla guida.

I numeri da soli bastano per far comprendere l’esigenza di un cambiamento: 600 morti e 20.000 feriti è il bilancio dei pedoni vittime della strada ogni anno in Italia. Tutto ciò accade per il comportamento assunto da molti automobilisti, che frequentemente considerano le norme stradali come un consiglio, piuttosto che un obbligo da rispettare in ogni istante di guida. Basti pensare che, nelle città in cui si è riusciti realmente a far rispettare i limiti di velocità, il numero dei morti è diminuito sensibilmente.

L’eccessiva velocità, infatti, è una delle principali cause d’incidenti stradali ed è il motivo per cui molti pedoni investiti non riescono a rimanere in vita. La speranza di riuscire a salvarsi di una vittima è legata strettamente alla velocità che ha causato l’incidente. Tutti possono essere tanto sfortunati da incontrare sul proprio cammino un automobilista che corre troppo, convinto che i suoi impegni quotidiani gli diano il diritto di aggirare le regole e mettere in pericolo gli altri.

Il titolo della campagna ha proprio lo scopo di ricordare che tutti siamo pedoni. In città, come in autostrada, il rispetto dei limiti stabiliti può davvero cambiare il destino di molte persone e chi guida non può continuare a ignorarlo.

La vita vale più di un capriccio” è uno dei numerosi messaggi che si leggono in autostrada sui pannelli luminosi, spesso soggetti a critiche e commenti ironici. Nonostante l’accoglienza poco calorosa, quelle frasi possono davvero costringere i conducenti a riflettere sulle conseguenze del loro atteggiamento in strada.

Molto più dei suggerimenti luminosi, sono i famosi autovelox disposti ormai ovunque ad aver fatto cambiare notevolmente il comportamento dei conducenti. Il timore di multe salate e di perdere punti sulla patente sembra, infatti, essere il metodo più efficace per costringere a rispettare i limiti di velocità, molto più del semplice pensiero che arrivare un po’ prima a destinazione non è più importante di una vita.

Ciò probabilmente accade perché la multa costituisce qualcosa di immediatamente tangibile e reale, mentre il sinistro stradale appare come un evento sfortunato che capita raramente. Chi supera i limiti di velocità probabilmente non vuole rischiare la propria incolumità, ma è convinto che difficilmente sarà coinvolto in un grave incidente proprio com’è improbabile che vinca alla lotteria.

In realtà i numeri dimostrano che questo concetto è lontanissimo dalla realtà: solo sulle strade di Roma si muore in media ogni due giorni e in otto mesi sono stati registrati novantasette incidenti mortali. Sulla base di tali dati allarmanti che costituiscono un grave problema sociale, oltre 300 soggetti coordinati dal Centro Antartide di Bologna, tentano di cambiare le cose attraverso le iniziative in tutta Italia comprese nella campagna “Siamo tutti pedoni”.

La speranza è che vedere con i propri occhi quanto è importante mantenersi entro un limite di velocità, faccia riflettere e cambiare il comportamento in strada molto più della paura di una sanzione.

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