Ristrutturare è più conveniente con il nuovo bonus fiscale al 50%
Se è vero che i ritmi rallentati dell’estate favoriscono il nascere di buoni propositi e progetti, questo è il momento giusto per programmare quelle ristrutturazioni che magari da tempo rimandiamo.
Per chi ci sta facendo un “pensierino” arrivano buone notizie. Dal 26 giugno 2012, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.147, è entrato in vigore Decreto legge 83/2012, contenente misure urgenti per la crescita del Paese (il cosiddetto Decreto Sviluppo) che ha stabilito un bonus maggiorato rispetto al preesistente 36% per gli interventi di ristrutturazione. Le spese sostenute dalla data di entrata in vigore del decreto al 30 giugno 2013, sono agevolate con una detrazione fiscale del 50% fino a un tetto di spesa di 96 mila euro, contro i 48 mila precedenti. La misura “a tempo”, concepita per dare nuovo impulso all’edilizia e all’iniziativa privata, vale da subito anche per i lavori iniziati prima dell’approvazione del decreto.
Come si legge all’articolo 11, il bonus del 50% vale infatti per tutte le spese documentate sostenute dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno 2013. Per il calcolo dell’agevolazione non è quindi importante quando è partito il cantiere per la ristrutturazione dell’edificio, ma la data in cui è stato effettuato il pagamento (tramite bonifico).
Restano in vigore le regole riguardanti la rateazione in 10 anni del bonus e l’elenco delle opere agevolabili.
Vale la pena ricordare che il bonus per le ristrutturazioni edilizie contempla anche una serie di lavori che non sempre riguardano la ristrutturazione tout court. Si applica, per esempio, alla realizzazione di opere per prevenire furti e attiilleciti o per quelle inerenti la sicurezza domestica, come l’applicazione dei rilevatori per le fughe di gas.
Il decreto non ha apportato novità nell’immediato rispetto a quanto già stabilito dalla Manovra Salva Italia per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: le detrazioni del 55% rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2012. Dopo tale data, però, saranno assimilati alle ristrutturazioni, così come le agevolazioni loro riconosciute, che quindi passeranno al 50% fino al 30 giugno 2013.
Mini guida agli interventi agevolabili
L’articolo 16 bis del DPR n. 917/86 fornisce un elenco dei lavori per i quali spetta l’agevolazione fiscale del 50%. Fra questi rientrano interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo; lavori di manutenzione ordinaria, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali; gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nell’articolo 3 del DPR 380/2001 e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Sono inoltre agevolabili gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, all’eliminazione delle barriere architettoniche, gli interventi di bonifica dall’amianto, le opere volte ad evitare gli infortuni domestici, i lavori finalizzati a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi come le opere di rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici.
Precisazioni: lavori in corso e pagamenti
Per i bonifici con data anteriore al 26 giugno (data di entrata in vigore del Decreto Sviluppo) la detrazione Irpef era e resta del 36%. Per chi i lavori di ristrutturazione edilizia li ha già iniziati e sono tuttora in corso, gode del bonus del 50% per i bonifici effettuati dal 26 giugno 2012 in poi, nonostante la fattura riporti una data anteriore e anche se sono già stati pagati acconti con la detrazione del 36%. Tuttavia è importante ricordare che il bonifico deve essere “parlante”, ossia deve indicare precisi elementi come la causale del pagamento (il riferimento all’articolo 16-bis del Tuir), il codice fiscale del soggetto che paga e quello o la partita Iva del beneficiario del pagamento.