In pasticceria arrivano i pirati e i dolci sono da “fine del mondo”
Tra le tendenze del nuovo anno affascina quella legata al mondo dei pirati, rudi uomini di mare che sembra fossero anche esperti gourmet e abili chef. Le spezie e gli ingredienti razziati nelle loro scorribande consentivano inediti esperimenti culinari, dolci e salati.
Complici i film ispirati alle gesta di questi antieroi la moda sbarca anche in pasticceria con risultati che conquistano grandi e piccini.
I dolci vengono preparati con ingredienti esotici e richiamano nel nome e nella presentazione le atmosfere pittoresche e le icone tipiche di questo mondo fantastico ma non troppo. C’è poi chi si lascia contagiare dalla frenesia da “fine del mondo” e propone torte a forma di calendario Maya e dolci preparati con le spezie tipiche di questo popolo, un pò per esorcizzare la paura un pò per ironizzare su un evento ormai fin troppo inflazionato.
Un’altra tendenza è quella che esalta la bellezza, la raffinatezza e l’originalità della presentazione. Le torte cambiano dunque il loro look abituale, si presentano con colori inediti e vengono incartate utilizzando confezioni preziose e importanti che contribuiscono a dare la sensazione di trovarsi di fronte a vere e proprie opere d’arte. Si prestano al gioco soprattutto le torte glassate e i semifreddi, ricchissimi quest’anno di spezie, aromi, frutta e creme di ogni sorta. E le guarnizioni non sono da meno.
Impossibile oggi concepire una torta che non sia decorata con un abile gioco di zucchero filato, con castoni di frutta caramellata o con pizzi e trine di cioccolata realizzati con grande maestria e pazienza.
Una novità sono le placchette personalizzate, commestibili al 100%, da inserire nel dolce su cui far scrivere quello che si vuole. La grafica della scritta sembra stampata con l’inchiostro e gli effetti che si possono ottenere sono davvero incredibili. Alcune pasticcerie infine presentano già un’anteprima delle uova di Pasqua.
Quest’anno la tendenza le predilige in due versioni, ironiche e in 3D. La prima prevede l’utilizzo di buffi personaggi che imitano grandi artisti del passato realizzati in cioccolato colorato e applicati sull’uovo in modo accattivante e divertente, la seconda crea interessanti effetti tridimensionali incollando sulle uova fiori e decorazioni multicolori tutti da gustare. Più brutte ma sicuramente eccellenti sono le uova pralinate spolverate con pistacchi e granella di frutta secca colorata che sembrano di zucchero ma in realtà sono di cioccolata.
TUTTI PAZZI PER IL GELATO SOFT FAI-DA-TE
In pasticceria arriva il distributore automatico di gelato. I gusti sono pochi ma gli ingredienti sono di primissima qualità rispetto al passato e i bimbi vengono attratti dalla possibilità di farsi il cono da soli.
L’idea, che sembra in antitesi con il concetto di gelato artigianale, è sempre più di moda e i distributori automatici di gelato soft invadono stazioni, librerie, bar e grandi magazzini. In linea con questa tendenza tornano di moda anche i camioncini che vendono ice cream all’americana, con la possibilità di realizzare coni divertenti e colorati, con gusti spesso accattivanti e decorazioni multicolore particolarmente graditi soprattutto ai più piccoli.
Il vantaggio di queste gelaterie itineranti è che per gustare un buon gelato e far fronte alla calura basterà uscire dalla porta di casa.
Lo stecco toglie il primato al cono
Mai come quest’anno il gelato sullo stecco piace e fa tendenza.
Nelle fiere di settore, affianco ai contenitori tradizionali, si sono visti espositori pieni di deliziosi bastoncini avvolti da gelati e semifreddi dalle forme più disparate. Cuori, fiori, biscotti, cannoli o semplici animaletti, il gelato sullo stecco assume tutte le forme possibili suggerite dalla fantasia e grazie alle croccanti decorazioni di cioccolata e granella colorata l’effetto è garantito. Per i più raffinati si punta sul gusto inedito e sul ghiacciolo d’autore realizzato con aromi inediti particolarmente gustosi. Pratico e sfizioso quest’anno lo stecco è il concorrente più agguerrito del classico cono gelato, e la triste coppetta rimane dietro al bancone.