Intervista ad Antonio Ferrari a cura di Valter Cirillo
Sabato 28 gennaio al Cromie di Castellaneta Marina (TA) si esibirà, insieme al duo tedesco Pan Pot, il dj Ralf, all’anagrafe Antonio Ferrari, un’icona del clubbing italiano, che ha trasformato una passione in un’attività lavorativa a trecentosessanta gradi.
Sei uno degli ospiti fissi delle stagioni del Cromie. Cosa ne pensi di questo locale, qual è la qualità principale di questa struttura?
Mi piace molto la struttura semi-circolare,a forma di arena, per intenderci. È piuttosto insolita e ti permette un impatto pazzesco con il pubblico.
Qual è stata la qualità che ti ha permesso di diventare il personaggio affermato che tutt’ora sei?
È difficile dire certe cose di se stessi. Io faccio ciò che amo fare. Probabilmente, come lo faccio, nonostante i miei tanti difetti, piace anche a coloro che vengono a ballare la musica che suono. Un po’ di talento ed un po’ di fortuna.
Ogni volta che ti esibisci in Puglia, il pubblico si mobilita per venirti a sentire. Cosa provi quando ad inizio del tua performance hai una pista piena pronta a divertirsi con la musica proposta da te?
Una certa ansia, un forte senso di responsabilità che ho ed una grande soddisfazione.
Sabato 28 ti esibirai insieme al duo tedesco Pan-Pot. Da esperto di musica, ritieni che in Germania ci sia un ambiente musicale più favorevole per la produzione?
Beh, i fatti, in questi anni lo hanno dimostrato. Penso che il talento non sia una roba che si possa delimitare in aree geografiche. La vera differenza, da paese a paese, invece la fanno: l’organizzazione, le strutture e le opportunità culturali a disposizione. Penso che in questo in Germania siano all’avanguardia.
Nel 1996 hai fondato la tua etichetta discografica La Terra Recording. Quando non sei indiscoteca sei in studio. Ma di cosa si occupa Antonio Ferrari nei momenti in cui non si dedicaalla musica?
A dire la verità in studio ci sto ben poco. La Terra è ferma, per il momento ed, in ogni caso, io ho fatto solo un disco per la label. Quando non lavoro, faccio ciò che fanno tutti gli esseri umani: vedo gli amici, leggo, faccio passeggiate, mi spalmo sul divano e, soprattutto, tanto per cambiare, ascolto musica. La musica, più che un lavoro è il mio principale divertimento. Sono un uomo fortunato.