Turismo dentale: un coordinamento in Emilia-Romagna per combatterlo
Il turismo dentale è un fenomeno diffusissimo che consiste nell’andare oltre confine, soprattutto nei Paesi dell’Est Europa o in Asia, per avere prestazioni odontoiatriche a prezzi più bassi che in Italia.
Per contrastare il fenomeno, che ha causato una crisi del settore in Emilia-Romagna, le organizzazioni degli odontotecnici della regione si sono messi insieme per parlare di questo fenomeno e hanno messo in piedi una campagna informativa – chiamata “Chi c’è dietro al tuo sorriso?” – da far girare il più possibile per comunicare a fondo su questo problema.
La crisi, secondo i dentisti e i tecnici della regione, si sente: sono 140 le aziende che hanno chiuso nel 2011 in Emilia-Romagna. Oggi i laboratori o gli studi dentistici sono, in totale, 1.474: la maggior parte si trova a Bologna (367), segue Modena con 197, Reggio Emilia con 170, poi Rimini (157), Forlì-Cesena (148), Parma (140), Ravenna (115), e infine Piacenza con 95 strutture e Ferrara con 85.
Stefano Silvestroni e Massimo Venerato, rappresentanti del Collegio Italiano Odontotecnici di Confesercenti fanno notare che spesso i dentisti esteri esercitano la professione senza avere i titoli adeguati o, peggio, utilizzando materiale scandente o non in regola con le norme di sicurezza, igiene e garanzia in vigore nell’Unione europea. Il portavoce regionale del coordinamento, Giorgio Rocca, ha ora li compito di far capire al più vasto numero di cittadini possibile che una bocca sana è fatta da specialisti che conoscono il mestiere e che sono garanzia della buona riuscita di un lavoro.