Arrestato l’hacker più ricercato del mondo!
L’hacker più ricercato del mondo dall’FBI è stato arrestato in una strada di Maribor.
Nome d’arte Iserdo è stato preso dagli agenti federali dopo 5 mesi di indagini su 190 nazioni, niente da inviadiare alla ricerca di un terrorista di Al Qaeda. Il giovane Hacker di 23 anni nel 2008 aveva creato un “botnet” capace di entrare in oltre metà delle mille aziende presenti nella lista di Fortune e nella maggiori banche internazionali.
Lo scopo principale era quello di svaligiare i conti delle grandi imprese usando i loro computer come cavalli di troia.
Il network di computer era stato creato da Iserdo vendendo ad altri hacker per cifre comprese dai 500 ai 1300 dollari, un virus capace di entrare nei computer senza che l’utente se ne accorgesse e rubare password, codici bancari e tante altre informazioni sensibili da poter trasferire fondi per cifre da capogiro.
Il vice direttore dell’Fbi del reparto cybernetica spiega che Iserdo si può eguagliare a un boss criminale che poteva dare informazioni dettagliate sugli orari di quando andare a svaligiare una casa sempre non esponendosi in prima persona. A tradirlo sono stati 3 piccoli hacker spagnoli che hanno portato l’Fbi sulla strada giusta.
Il Botnet dal nome Mariposa creato dal giovane ragazzo è il più aggressivo creato su Internet con un meccanismo molto sofisticato, ancora più impenetrabile di quello che ha attaccato Google in Cina. Dallo spagnolo Mariposa vuol dire farfalla, e il nome è stato proprio scelto perchè come una farfalla il virus si posava sul computer senza che nessuno se ne potesse accorgere.
L’arresto è stato messo in atto con la collaborazione della polizia criminale di Lubiana, mettendo a segno il blitz nel rifugio in Slovenia. Per il momento non vengono divulgate informazioni come il vero nome dell’hacker e i reati per cui è incriminato e il giovane ragazzo è stato rilasciato in una località top secret, molto probabilmente perchè ha deciso di collaborare .
Il tallone di Achille di Iserdo è stata la troppa notorietà come spiega l’esperto in sicurezza Rik Ferguson, dove i botnet, più si espandono e più è facile che il creatore venga rintracciato proprio come è successo in questo caso…