Turismo verde e prodotti tipici: un accordo a livello europeo

Martedì 19 settembre è stato firmato un accordo molto importante per quanto riguarda il turismo in Italia e, in maniera particolare, il grande patrimonio eno-gastronomico di questo Paese, e un nuovo settore che sta emergendo con sempre più forza sul mercato: il turismo verde o sostenibile.

L’Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di Origine ( A.R.E.P.O) e la rete delle Regioni Europee che propongono il Turismo Sostenibile (NECSTouR) si sono unite in un partenariato che mira a valorizzare le realtà locali e produttive del vecchio continente che puntano su prodotti “verdi” e a basso impatto ambientale, ma che rispettano la tradizione locale o regionale. A porre le firme sono stati Tiberio Rabboni, assessore regionale dell’Emilia-Romagna e Paolo Bongini, presidente di NECSTouR.

NECSTouR è un network europeo che mette insieme un gruppo di regioni che stanno puntando, nella promozione del loro territorio, sul turismo sostenibile. Solo per citarne alcune troviamo: Alentejo, Aquitania, Algarve, Bretagna, Calabria, Catalogna, Cornovaglia, Emilia-Romagna, le isole Baleari, i Medi Pirenei, Provenza, Puglia e Toscana.

A.R.E.P.O, invece, unisce le regioni di cinque paesi europei: Francia, Spagna, Italia, Portogallo e Germania, e difende i diritti di produttori e consumatori per quanto riguarda i prodotti di origine controllata.

Un accordo come quello appena siglato permetterà si sviluppare sinergie su tutto il territorio europeo e darà vita collaborazioni e scambi nel settore turistico. Inoltre quello del turismo verde e sostenibile è un settore che si sta fortemente ampliando: secondo i dati diffusi da Coldiretti nel maggio scorso questo settore oggi in Italia vale 10 miliardi di euro, con un numero di presenze che raggiunge i 100 milioni all’anno.