Xilitolo: Un nuovo sostituto dello zucchero finalmente anche alla portata degli italiani
Molecola formata da 5 atomi di carbonio, lo xilitolo, già presente in natura seppure in piccole quantità in alcuni frutti e vegetali e anche prodotto dal corpo umano durante il metabolismo del glucosio, ha un effetto dolcificante è simile al saccarosio, ma con un potere calorico decisamente basso, circa 2,8-2,9 kcal/g., questo perché viene assorbito nel tratto intestinale solo circa per ¼ di quello ingerito. Queste caratteristiche, lo hanno reso uno dei dolcificanti sostitutivi del saccarosio, più utilizzati da circa 50 anni, pur avendo visto la luce per la prima volta nel 1891.
Si tratta di una molecola a bassissima tossicità, che non induce mutazioni cellulari e, vantaggio assolutamente non trascurabile è acariogeno, e tutte queste caratteristiche sono state messe in evidenza da una serie di test condotti su animali come ratti, gatti e cani, e questo indipendentemente dalla via di somministrazione.
Grazie a queste interessanti caratteristiche, ha trovato un vasto impiego nei più svariati settori legati all’alimentazione e anche nell’industria farmaceutica, dove viene usato nella preparazione di alcuni farmaci come le pasticche per la gola e gli sciroppi contro la tosse, così come nell’industri a cosmetica e parafarmaceutica per la produzione di dentifrici e collutori. Nell’industria alimentare e in quella della produzione delle bevande viene usato come dolcificante al posto del saccarosio in alcuni prodotti quali la cioccolata, alcune caramelle, così come le gomme da masticare, le bevande senza zucchero, e alcune preparazioni da forno, quali biscotti, dolciumi, panettoni e merendine, purchè non necessitino del processo di caramellizzazione, processo che richiede assolutamente la presenza dello zucchero, in quanti lo xilitolo non lo consente.
Dolcificante molto usato dai diabetici, in sostituzione del saccarosio, diabetici che con la loro collaborazione volontaria nella determinazione della sua tolleranza anche a dosi elevate, hanno dimostrato la sua assoluta tollerabilità, fatta eccezione per un solo effetto collaterale, se vogliamo sgradevole, ma assolutamente transitorio: è leggermente lassativo.
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