Case passive: vantaggi e costi
Che significa casa passiva? La casa passiva è un’abitazione ecologica caratterizzata da un bilancio energetico in pareggio garantito dagli apporti passivi di calore ottenuti con:
- l’irraggiamento solare;
- l’utilizzo degli elettrodomestici;
- gli inquilini stessi.
Questi fattori sono infatti sufficienti a riequilibrare le perdite di calore che caratterizzano le abitazioni durante la stagione invernale e garantire quindi un notevole risparmio energetico. Il Passivhaus Insitut di Damrstadt, l’ente certificatore tedesco di case passive considera un’abitazione come “passiva” solo quando soddisfa determinati requisiti energetici. Tra i materiali a basso impatto ambientale utilizzati per la costruzione di case passive va citato il legno che oltre a essere ideale per l’edificazione di strutture antisismiche non accresce il rischio di incendi. La sua combustione avviene oltre i 300 gradi a una velocità media di 0,8 mm al minuto. Incredibilmente lenta poiché il legno è un cattivo conduttore di calore.
Ma quanto viene a costare una casa passiva? Sul fatto che una casa passiva costi meno delle cosiddette case tradizionali non c’è dubbio: i prezzi tuttavia sono molto variabili e cambiano in funzione della regione e della ditta produttrice. In ogni caso i costi iniziali possono essere ammortizzati molto facilmente (anche nell’arco di una decina di anni) grazie ai risparmi ottenibili nel medio-lungo periodo.
Insomma l’acquisto delle case passive andrebbe incoraggiato sia per quanto riguarda i risvolti positivi sull’ambiente e la salute ma anche per quanto riguarda l’economia domestica ed “energetica”. Il paradosso è che attualmente le case passive sono molto diffuse in Trentino dove le possibilità di utilizzo dell’energia solare è decisamente inferiore rispetto alle regioni del sud, quest’ultime inoltre caratterizzate da alti rischi sismici.