Michela Vittoria Brambilla: «Le concessioni non incideranno sulla tutela del paesaggio»
Continuano le polemiche a proposito delle concessione balneari in Italia. Il Decreto Sviluppo, quello che contiene la norma per l’estensione dei diritti demaniali a 90 anni, non è ancora stato firmato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Pare che siano stati, infatti, espressi dubbi proprio su quella norma. Il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, mercoledì 11 maggio a Rimini è tornata sull’argomento: «Ho visto i giornali, ma non mi risulta che sia stato detto. Il decreto oggi è alla firma del Presidente della Repubblica, aspetteremo da lui quello che deciderà. Il diritto di superficie per le concessioni balneari non andrà minimamente ad incidere su tutte quelle che sono le normative vigenti in termini di tutela della costa, del paesaggio e in termini urbanistici ed edilizi. Non comprendo per quali ragioni la sinistra, invece di sostenere i provvedimenti del Governo per tutelare i nostri bravi operatori del balneare, debba sempre e comunque essere distruttiva e allarmista». Ricordiamo che una grande manifestazione contro questa norma è prevista per il prossimo 18 giugno, organizzata e sostenuta dal WWF e dai Verdi.
Michela Vittoria Brambilla rincara girando il problema alla sinistra e all’Europa perché il problema delle concessioni demaniali «era sul tavolo anche all’epoca del governo Prodi e non so perché la sinistra non abbia dato una risposta concreta a questi nostri imprenditori quando era al Governo: forse non sono stati in grado, allora tacciano. Sono loro, insieme a Bruxelles, a voler regalare le nostre spiagge alle multinazionali. Chi chiederà il diritto di superficie dovrà pagare un corrispettivo annuo determinato dall’Agenzia delle entrate sulla base dei valori di mercato e dovrà essere in regola con l’accatastamento».