Aumenta il turismo verso il Brasile
Durante il 2010 il Brasile ha visto arrivare ben oltre cinque milioni di turisti stranieri: sono i dati diffusi dal Ministero del Turismo brasiliano, che dicono anche che le cifre rappresentano un aumento del 7,5% rispetto a quelle dell’anno precedente, il 2009 (che vide 4,8 milioni di persone).
Inoltre, sempre secondo il ministero, sono i brasiliani stessi che si sono messi in moto: l’Argentina, nel 2010, ha ricevuto quasi tre milioni di turisti stranieri, di cui la metà in provenienza dal Brasile.
La maggior parte dei turisti che arrivano in Brasile, invece, provengono dalla vicina Argentina, seguiti da cittadini Usa – che sono aumentati del 6% in un anno – dagli italiani (245mila) e dagli uruguayani. Lo Stato maggiormente visitato è quello di San Paolo, seguito da quelli di Rio de Janeiro e Paraná. Se i dati sembrano positivi, vanno prima paragonati a quelli dei Paesi a grande afflusso turistico. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo – OMT, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo e della diffusione delle pratiche sostenibili che raggruppa 154 Paesi, 7 territori e 400 membri – i dati brasiliani sono ben lontani da quelli che si registrano in Paesi come, ad esempio, la Francia che nel 2010 ha sfiorato gli 80 milioni di turisti, a cui seguono Stati Uniti, Spagna e Cina.
Ma che le cose stiano cambiando è chiaro: secondo i dati diffusi dalla United States Travel Association nel 2010 i brasiliani hanno superato i giapponesi per quanto riguarda la spesa media per persona negli Stati Uniti, arrivando a toccare i 4925 dollari. Questo significa che un brasiliano in gita negli Usa spende più di un giapponese, più di un cinese, e fino a 1,7 volte un britannico. Questo a dimostrazione di come l’economia brasiliana stia aumentando il suo volume d’affari e si stia lanciando verso le economie cosiddette “sviluppate”.