Ansia: come riconoscerla e intervenire
Il termine ansia è largamente usato per indicare uno stato emotivo di tensione psicofisica e preoccupazione. Generalmente sperimentiamo uno stato d’ansia nell’affrontare situazioni potenzialmente pericolose o preoccupanti, e questo, da un punto di vista evolutivo, è adattivo poiché garantisce la nostra sopravvivenza.
L’ansia può essere quindi una normale reazione allo stress; la si può sperimentare a lavoro, a scuola o nelle relazioni interpersonali. Se però queste sensazioni di ansia sono estreme e durano per più di sei mesi, potrebbe trattarsi di un disturbo di ansia. L’Associazione Americana degli Psicologi (APA) descrive una persona con disturbo d’ansia come “avente pensieri intrusivi o preoccupazioni ricorrenti”, che compromettono il normale funzionamento quotidiano.
Soffrire di un disturbo d’ansia equivale ad una capacità alterata di elaborare le emozioni e i comportamenti, condizione accompagnata anche da sintomi fisici. Se uno stato di ansia lieve può destare preoccupazione ed essere vaga, una forte ansia può incidere gravemente sulla vita quotidiana.
Conoscere quindi la differenza tra un normale stato di ansia e un disturbo d’ansia che richiede attenzione medica può risultare utile ai fini di identificare e trattare questa condizione.
SINTOMI PRINCIPALI DELL’ANSIA
- Palpitazioni
- Apnea
- Nausea
- Vertigini
- Insonnia
- Tremore e sudorazione
- Difficoltà di concentrazione
Sebbene possa essere naturale sperimentare questi sintomi nella vita quotidiana, l’intensità con la quale sono vissuti da persone con un disturbo di ansia è elevata, talvolta debilitante, e i sintomi persistono a lungo.
FATTORI DI RISCHIO
Sebbene i fattori di rischio varino in relazione al tipo di disturbo d’ansia, ve ne sono alcuni comuni:
Tratti caratteriali di timidezza o inibizione comportamentale nell’infanzia
Esposizione a eventi ambientali stressanti nella prima infanzia o nell’età adulta
Una storia di ansia nei parenti biologici Alcune condizioni fisiche, quali ad esempio aritmie cardiache, caffeina o altre sostanze o farmaci, possono produrre o aggravare i sintomi di ansia.
QUALI SONO LE CAUSE DELL’ANSIA
Le cause dei disturbi d’ansia non sono ancora chiare. Come riporta il National Institute of Mental Health americano, i dati disponibili mostrano l’implicazione di fattori genetici e ambientali, che insieme concorrono nel dare origine al disturbo.
QUALI SONO I DISTURBI D’ANSIA?
- Disturbo d’ansia generalizzata: si tratta di un disturbo cronico di ansia persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo eventi di vita o situazioni non specifiche. È il disturbo d’ansia più comune e può essere aggravato da relazioni familiari povere;
- Disturbo di panico: una persona con questo disturbo sperimenta attacchi di panico ricorrenti e inaspettati, ai quali segue almeno un mese di preoccupazione eccessiva riguardo a un nuovo attacco e alle possibili conseguenze. Il termine “attacchi di panico” esclude però gli episodi attribuibili agli effetti fisiologici diretti di una condizione medica generale o di una sostanza;
- Disturbi fobici specifici: si tratta di una paura irrazionale e lo scanso di particolari oggetti o situazioni, quindi uno stato d’ansia correlato ad una specifica causa. La persona con fobia può riconoscere la paura come illogica o estrema ma essere ugualmente incapace di controllare i sentimenti di ansia;
- Disturbo d’ansia sociale: conosciuto anche come fobia sociale, riguarda l’eccessiva paura di un giudizio negativo degli altri, di un’umiliazione o di un rifiuto qualora coinvolti in una performance pubblica o in interazioni sociali. Questo disturbo può portare chi ne soffre ad evitare situazioni pubbliche o persino il contatto con gli altri, al punto da rendere la vita quotidiana molto difficile;
- Disturbo ossessivo compulsivo: una persona che soffre di questo disturbo d’ansia prova pensieri irrazionali ricorrenti associati a forti preoccupazioni, che la inducono a ripetere in modo incontrollato specifiche azioni o comportamenti nel tentativo di placare l’ansia;
- Disturbo post-traumatico da stress: si manifesta in alcune persone in seguito ad un evento traumatico. Chi ne soffre può sentirsi stressato o spaventato, anche in situazioni prive di pericolo.
COME CURARE L’ANSIA
I disturbi d’ansia sono generalmente trattati con psicoterapia, con lo scopo di eliminare o ridurre il sintomo e raggiungere infine un adeguato adattamento all’ambiente. Si tratta nella maggior parte dei casi di mirati interventi psicoterapeutici brevi di orientamento cognitivo-comportamentale, che hanno dimostrato un’alta efficacia e si sono affermati come strategia di prima scelta nella cura dell’ansia e dei suoi disturbi. In caso in ansia cronica, si interviene con terapia farmacologica a lungo termine da associare ad un percorso di psicoterapia.
Il corso del trattamento dipende dal tipo di disturbo d’ansia, ma in gran parte dei casi si ottengono risposte molto buone a quei trattamenti, che aiutano a condurre una vita produttiva normale.
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