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Ricaricare le cartucce per stampanti

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È una cosa che chiunque usi molto spesso la stampante ha notato: le cartucce costano tanto. Come risparmiare? Il metodo migliore è senza dubbio ricaricare le cartucce per stampanti: veloce ed economico, la cosiddetta ‘rigenerazione’, per mezzo di apposite ricariche di cartucce per stampanti, è un processo che è indispensabile imparare per risparmiare e stampare senza sprecare centinaia di euro.

Perché ricaricare le cartucce per stampanti?

Ricaricare le cartucce per stampanti presenta dei notevoli vantaggi: in primo luogo, consente di recuperare il caricatore vuote, e questo si traduce in un notevole risparmio, rispetto all’alternativa di comprare un nuovo set di cartucce. La spesa iniziale infatti è molto ridotta e viene ben presto ripagata dal fatto che non si dovranno più comprare a intervalli regolari delle costose cartucce nuove: sarà sufficiente fare delle ricariche delle cartucce per stampanti che si hanno già.

In secondo luogo, consente di mantenere un comportamento eco-friendly: riciclare invece che continuare il ciclo dell’usa-e-getta, quindi, è sia conveniente che civile.
È vero che è possibile incorrere in problemi con le cartucce ricaricate? Solo se non si sa come fare, o si presta poca attenzione al processo. In realtà, la rigenerazione è davvero alla portata di tutti.

Come rigenerare le cartucce

Fare delle ricariche per le cartucce delle stampanti. Per ricaricare le cartucce per stampanti bisogna in primo luogo comprare un kit di ricarica, che contenga i flaconi di inchiostro. Bisogna prestare attenzione alla marca: devono essere compatibili con la stampante che si usa. Il prezzo è davvero basso: si aggira attorno ai 15 euro a kit, e ciascuno contiene, in genere, quattro flaconi di inchiostro (ciascuno per ogni colore della stampante: nero, giallo, ciano, magenta), e inoltre la siringa per la ricarica delle cartucce.

L’operazione di ricarica è semplice: basta prendere la cartuccia da ricaricare e staccare delicatamente l’etichetta adesiva che è posta nella sua parte superiore. Si trovano così alcuni buchi: è lì che bisogna immettere l’inchiostro. Basta indossare un paio di guanti e stendere un foglio a protezione del tavolo per cominciare: si preleva inchiostro dal kit, tramite la siringa, e lo si inietta nella cartuccia da rigenerare. Il colore deve essere iniettato lentamente: infatti, le spugnette all’interno della cartuccia devono avere il tempo di assorbire l’inchiostro. Bisogna inoltre prestare attenzione a non mettere troppo inchiostro, e mai comunque oltre l’orlo della cartuccia; se non si è sicuri di quanto inchiostro iniettare, una rapida ricerca online di solito può chiarire i propri dubbi. È importante poi non usare la stessa siringa per le ricariche di cartucce di stampanti di diverso colore: si rischia di contaminare il colore di ciascuna cartuccia.
Finito il processo di rigenerazione, bisogna coprire con dello scotch i buchi attraverso cui si è iniettato l’inchiostro, e quindi lasciare riposare le cartucce per qualche ora, così che l’inchiostro venga assorbito completamente. Passate 4-5 ore, le cartucce possono essere nuovamente installate, e una stampa di prova mostrerà che funzionano perfettamente, come se fossero nuove.

Precauzioni circa la ricarica delle cartucce

Fare delle ricariche di cartucce di stampanti è comodo, facile ed efficiente, ma presenta dei limiti. Non è consigliabile ricaricare una cartuccia per più di quattro volte – infatti, le prestazioni della cartuccia sarebbero pessime dopo un uso così intenso. Le cartucce, inoltre, possono essere ricaricate soltanto se sono state usate nelle ultime due settimane: se invece sono rimaste inattive e senza inchiostro per un tempo maggiore, è possibile che abbiano perso la capacità di assorbimento dell’inchiostro.

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