La bolla immobiliare in Spagna

Durante i primi anni di questo secolo, la Spagna ha sperimentato un aumento delle abitazioni tra le principali economie sviluppate del mondo. Questo boom immobiliare è stato uno dei principali motori della crescita economica in Spagna.

Nel periodo 2002-2006 la crescita del settore delle costruzioni ha rappresentato circa il 20% della crescita del PIL. Per molti anni, la produzione di nuove case in Spagna è stata superiore alla somma di nuove case in Germania, Francia e Italia.

Gli ultimi dati che riflettono il mercato immobiliare oggi dicono che è in ripresa con forza e l’indice generale dei prezzi delle case ha registrato una variazione annua del 4,5%.

Vediamo anche che a livello europeo, di recente da Eurostat mostrano che la Spagna è aumentata come ingegneria civile del 20,3% su base annua, essendo il paese che ha portato l’avanzamento dei lavori in seno all’Unione europea.

Con tutto questo boom di dati nel settore, ci si chiede se attualmente ci sia una bolla immobiliare.

Sulla base dei dati offerti dal INE negli anni della bolla, il generale Price Index of Housing (IPV) si è evoluto al ritmo di due cifre su base annua e tra il 1998 e il 2007, i prezzi delle case in Spagna sono triplicati.

Con la bolla immobiliare, il tasso di crescita dei prezzi delle case è stato superiore al 10% all’anno dal 2000. Quando il rallentamento inizia sul mercato immobiliare nel primo trimestre del 2007, l’HPI sta crescendo ad un tasso di 13,1%, mentre la crescita del IPV corrente è 4,5%, circa tre volte meno in tempi di bolla.

Nel 2005 è stato un anno record per le vendite di case con un totale di 989,341 operazioni e nel 2007, l’ultimo anno della bolla, le vendite delle case erano a livello 788,518 . In confronto, nel 2016, anche se la vendita di abitazioni è aumentata del 14% rispetto all’anno precedente, 403,866 case sono state vendute, lontane dai livelli della bolla immobiliare del settore.