Ragadi anali e diagnosi tempestiva

La ragade anale è una piccola ulcera che si forma a livello del margine muco-cutaneo esterno dell’ano e che è lunga alcuni millimetri circa. Questa patologia si manifesta a qualunque età (maggiormente durante l’epoca giovanile e adulta), sia negli uomini che nelle donne, e per la maggior parte dei casi si tratta di un problema singolo e che è riscontrabile nella zona posteriore, mentre solo in pochi casi (circa il 10%) viene localizzata a livello della linea mediana anteriore.

Quando le ragadi si manifestano in altre regioni, invece, è opportuno interessarsi per capire se non siano solo un sintomo di un altro problema nascosto (ad esempio nelle regioni del margine muco-cutanea anale). Le ragadi anali causano dolore intenso e anche sanguinamento durante l’atto della defecazione: siccome sono piuttosto comuni vengono spesso scambiate con altre patologie come ad esempio le emorroidi.

I sintomi di questa patologia sono diversi: il più comune e principale è un dolore sordo e severo che spesso si manifesta assieme al prurito dopo la defecazione. Molti pazienti aggravano il problema perché, per paura di sentire ancora dolore evitano la defecazione, azione che peggiora notevolmente la stipsi e accelera la malattia. Anche la contrattura anale dovuta allo spasmo dello sfintere interno è uno dei sintomi delle ragadi anali, e l’infiammazione infatti viene associata alla ragade.

Il sanguinamento che si verifica dopo la defecazione, infine, è il sintomo più visibile e si manifesta con sangue di colorito rosso vivo visibile soprattutto sulla carta igienica.