Porta scopini del bagno e alberi di Natale: cos’hanno in comune?
Probabilmente la risposta alla domanda del titolo che viene in mente per prima alla maggior parte delle persone è “nulla”. Ma evidentemente se abbiamo scritto un articolo a riguardo, qualcosa che lega porta scopini del bagno ed emblemi della tradizione natalizia nordeuropea esiste!
Ed è presto detto di cosa si tratta. Facciamo un passo indietro nel tempo, ai primi decenni dello scorso secolo e per la precisione agli anni ’30. Siamo in Galles e un’azienda locale, la Addis Brush Company, lancia sul mercato un’idea rivoluzionaria: alberi di Natale artificiali, ideali per sostituire quelli veri che tendono a non sopravvivere da un anno all’altro (e a perdere molti aghi in giro per casa).
Gli antenati di quelli che sono gli odierni abeti natalizi “ecologici” hanno quindi quasi un secolo di storia alle spalle, ma forse la cosa più curiosa di tutte è che la Addis Brush Company non si mise a creare da zero questi prodotti di consumo. L’azienda di Bridgend era infatti – ed è tuttora – leader nella produzione di spazzole e altri sistemi per la pulizia di altissima qualità costruttiva.
Quasi novant’anni fa, la Addis Brush Company applicò le tecnologie e i macchinari che all’epoca utilizzava per produrre gli scopini per WC allo scopo di realizzare alberi di Natale riutilizzabili da un anno all’altro: un’idea davvero rivoluzionaria, basata sull’impiego di setole di origine animale opportunamente verniciate di verde.
Queste decorazioni per la casa furono apprezzate sin da subito per la loro resistenza, ma anche per essere quasi del tutto ignifughe. Bisognò tuttavia aspettare il secondo dopoguerra per assistere all’invenzione e alla diffusione commerciale di alberi di Natale in PVC!