Assicurazione RCA: le novità della legge di stabilità
La legge di stabilità del 2015 (quindi quella già approvata sul finire del 2014, e non quella ancora in discussione) ha introdotto delle novità nel campo dell’assicurazione auto, che alcuni però non conoscono pienamente. Vediamo qui i cambiamenti più rilevanti nell’ambito della RCA, la Responsabilità Civile Auto.
Pagando la rata semestrale o la tariffa annuale del premio per il 2105, ci si sarà accorti che l’assicuratore non ci avrà consegnato il tradizionale tagliando quadrato da esporre nel parabrezza del nostro veicolo. Qual è la causa di questa novità? I dati statistici a disposizione del Governo hanno dimostrato che nel corso degli ultimi anni il numero degli automobilisti che circolava senza alcuna copertura assicurativa intestata al veicolo era salito a 4 milioni, probabilmente a causa della perdurante crisi economica combinata ai premi assicurativi troppo elevati.
Le compagnie assicurative tendevano ad attribuire queste tariffe proprio alla morosità dei conducenti. Al fine di trovare un rimedio a questo problema, il metodo dell’esposizione del tagliando è stato quindi sostituito da controlli automatici tramite dispositivi telematici ed autovelox, in grado di identificare i trasgressori in maniera più efficace dei controlli delle Forze dell’Ordine. Va ricordato comunque che a seguito degli esami automatici non si riceverà una sanzione, in caso di trasgressione, ma si verrà invitati a mettersi in regola entro un determinato limite temporale.
I premi dell’assicurazione auto nel 2015 hanno fatto registrare un ribasso, e si spera che le nuove normative contribuiscano gradualmente a normalizzare lo scenario assicurativo nel nostro paese. Da noi infatti i contribuenti pagano tariffe ben maggiori rispetto ad altri paesi europei, dove la media si attesta decisamente sotto i 450 euro annuali spesi mediamente in Italia. L’ente di vigilanza sui prezzi ha già registrato dei cali incoraggianti nelle città più grandi, come Palermo, Milano, Roma e Bologna, fatto che induce ad un moderato ottimismo.
Un’altra disposizione introdotta dalla legge del 2015 interessa i veicoli con più di 20 anni di età. Anche i proprietari di quelle auto con un periodo di “anzianità” compreso tra i venti e i trent’anni dovranno pagare il bollo annuale, obbligo dal quale erano esentati fino al 2014. Sicuramente si tratta di un’altra misura introdotta dal Governo per reperire fondi addizionali per il bilancio: il bollo di queste vetture infatti è spesso molto oneroso e può toccare punte di diverse centinaia di euro, svantaggio che potrebbe spingere molti possessori di auto d’epoca a rottamare, seppur controvoglia, il loro veicolo.
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