Fosfatazione, come si esegue e quali benefici comporta per i metalli
Il trattamento di fosfatazione viene effettuato sui metalli allo scopo di proteggerli in modo temporaneo, ad esempio perché successivamente essi dovranno essere sottoposti a una verniciatura. Ecco i passaggi fondamentali:
Pre-sgrassatura: questo trattamento chimico serve per eliminare dal metallo i residui più grossolani e prepararlo ai successivi passaggi.
Sgrassatura: questo secondo passaggio viene anch’esso svolto mediante un procedimento chimico e consiste nell’immergere il manufatto in un liquido caldo a pH elevato, che permette di rimuovere con la massima accuratezza ogni residuo organico dalla superficie.
Lavaggio: l’oggetto metallico viene lavato con acqua corrente allo scopo di eliminare ogni residuo del bagno precedentemente effettuato.
Decapaggio acido: questo passaggio consente di rimuovere dalla superficie gli ossidi inorganici presenti e di preparare dunque il manufatto alle successive reazioni di conversione superficiale.
Attivazione: vengono deposti sulla superficie dei “germi di cristallizzazione” a base di titanio oppure zirconio a seconda delle lavorazioni da effettuare.
Fosfatazione: questo passaggio fondamentale consiste nell’immergere il manufatto in un liquido contenente fosfati acidi (di zinco oppure di zinco-calcio) a temperature elevate per circa 15’. Così facendo avverrà la precipitazione di un sale cristallino duro e resistente sulla superficie metallica.
Oliatura: aggiungendo oli speciali antiruggine si assicurerà la lubrificazione del manufatto.
Asciugatura: durante questo passaggio finale, fondamentale per la buona riuscita di tutto il processo, l’oggetto viene asciugato in presenza di condizioni di temperatura controllate e precise tempistiche.
Effettuando questo trattamento appartenente al settore della galvanica i metalli beneficeranno di un miglioramento del loro aspetto estetico e risulteranno più resistenti nei confronti degli agenti corrosivi.