La produzione di lame industriali è in costante evoluzione tecnologica
Stando ai ritrovamenti archeologici, le prime lame prodotte dall’uomo risalgono a circa due milioni e mezzo di anni fa. Questo fu il periodo della storia noto come “età della pietra”, ed è stato proprio un sottoperiodo di quest’era detto Olduvaiano ad essere caratterizzato da una fiorente produzione di utensili in pietra di ogni tipo e fattura.
Tra di essi, appunto, i primi oggetti da taglio della storia umana che vennero realizzati con pietre particolari – ossidiana e selce, soprattutto – le quali una volta scheggiate con altre pietre presentavano bordi affilatissimi utilizzati per ogni tipo di applicazione. Tagliare la carne, conciare le pelli, uccidere gli animali… le lame erano strumenti preziosi e di gran valore.
Inutile dire che con il processo di evoluzione delle tecniche di produzione delle lame la pietra venne abbandonata a favore dei metalli: prima il bronzo e poi il ferro, in epoche antiche, mentre bisognò attendere il diciassettesimo secolo prima di assistere all’inizio della produzione su larga scala dell’acciaio che oggi caratterizza la gran parte delle lame che oggi vengono impiegate sia in ambito domestico che industriale.
Durevole nel tempo, solido e, nel caso dell’acciaio inox, resistente alla corrosione, l’acciaio è un metallo perfetto per le lame ed è possibile utilizzare questo materiale per la costruzione di strumenti da taglio di ogni tipo e dimensione. I più diffusi sono quelli che ricadono nella categoria delle tradizionali lame dritte, ma a partire dall’acciaio si possono realizzare anche lame circolari e lame per il taglio in sagoma, solo per citarne alcune, a seconda degli usi cui sono destinate.