Planimetria catastale: l’intervento della burocrazia nell’immobiliare
La burocrazia non allenta la sua morsa, soprattutto nel nostro Paese, dove solo recentemente si può richiedere una planimetria catastale online. La difficoltà principale è uscire dal labirinto delle carte bollate.
I bolli sono una delle piaghe che affliggono il Paese: a dirlo è Gian Antonio Stella, conosciuto per i suoi numerosi libri sulle cose che non vanno del nostro Paese (suo “La Casta”). Qualsiasi documento vada presentato a uno sportello pubblico necessita di un bollo, dal costo variabile in base alla pratica: vale per la richiesta di una planimetria catastale per registrare un contratto come per la fattura del notaio; il bollo va persino applicato sul conto corrente con cui l’acquirente andrà a pagare le rate del mutuo.
Ovviamente, ci siamo fermati all’acquisto di un immobile e al riferimento alla planimetria catastale allegata al rogito. In realtà, le situazioni paradossali a colpi di bollo sono tantissime: un esempio per tutti sono alcuni malcapitati cittadini che, erroneamente dichiarati morti dagli uffici preposti, non riescono ad accedere alla pensione conquistata nel tempo e sono costretti a pagare i bolli per ogni richiesta effettuata.
Problema burocratico simile, ad effetti inversi per il cittadino (ma non per le casse dello Stato) che, invece, continua a percepire la pensione del genitore deceduto. Volendo restare nella legge, si scontra con una burocrazia che continua a mandare denaro a causa di un errore (pagando tutte le spese accessorie, ovviamente).
Sono i casi italiani, frutto di scelte sbagliate. L’innovazione avviene solo attraverso iniziative locali: ne sono un esempio documenti come la planimetria catastale online, voluta dagli uffici pubblici per cercare di ridurre l’afflusso di utenti e le lunghissime file agli sportelli solo per richiedere un documento utile per chiudere una pratica.
La burocrazia si fa sentire nonostante le buone intenzioni del Governo Renzi: un’eredità pesante la sua per Stella che si chiede come mai niente sia stato fatto dai precedenti Governi.
La palla rimbalza da un pulpito all’altro e un reale cambiamento tarda ad arrivare: le riforme sono invocate da più parti, ma almeno alcune iniziative private cercano di fare quello che possono per venire incontro ai cittadini.