Cravatte da uomo, come tenerle perfettamente pulite
L’igiene presso gli ambulatori medici è frutto di una pulizia accurata di ogni superficie e oggetto presente, ma vi sono variabili difficili da considerare. Alcuni anni fa un curioso studio condotto da alcuni ricercatori inglesi ha analizzato a questo proposito le cravatte indossate dai medici, cosa che nessuno prima aveva fatto.
Sottoponendo a coltura il materiale prelevato dalla superficie di una quarantina di questi accessori da uomo è stato scoperto che il 20% di essi era contaminato da Staphylococcus areus, ed è stata inoltre rinvenuta una tipologia di batterio resistente all’antibiotico meticillina. Non bisogna stupirsi quindi che dal 2006 il Department of Health inglese abbia vietato ai medici impegnati coi pazienti di indossare la cravatta!
Effettivamente prendersi cura delle cravatte da uomo non sempre è cosa semplice, soprattutto quando esse sono fatte di tessuti delicati che quindi non possono essere sottoposti a metodologie di lavaggio tradizionali. Ma come si lava una cravatta?
Qualora cibi o bevande non unti la macchiassero inavvertitamente, bisogna subito tamponare (senza frizionare né schiacciare) il tessuto con un panno inumidito di acqua frizzante. Se invece si trattasse di una macchia grassa, allora sarà bene coprirla con del borotalco che assorba l’unto.
Il lavaggio che poi si dovrà effettuare è rigorosamente a mano e in acqua tiepida, utilizzando un detergente per capi delicati e attendendosi alle indicazioni riportate in etichetta; mai usare la lavatrice! Dopo il lavaggio la cravatta andrà appesa, lasciandola asciugare in un luogo ombreggiato, senza strizzarla.
Le cravatte in seta potranno anche essere lavate a secco, facendo però attenzione a richiedere una pressatura manuale e non meccanica per evitare che i bordi della cravatta vengano eccessivamente schiacciati.