Produzione e vendita di Parmigiano Reggiano, i problemi dovuti all’embargo in Russia
L’inasprimento delle misure economiche contro i mercati russi adottato dalla UE in merito alla crisi ucraina ha colpito molti settori del nostro paese che, proprio dall’export diretto verso la Russia, traevano molti dei loro ricavi.
Tra di essi figura il settore caseario e, in particolar modo, la filiera del Parmigiano Reggiano DOP che sino al mese di agosto era interessata da aiuti da parte dell’Europa insieme al settore ortofrutticolo grazie all’approvazione del Regolamento UE 950/2014. Di recente è arrivato però un dietrofront: la Commissione Europea ha deciso di sospendere gli aiuti anche a questa nostra eccellenza Made In Italy, dopo che anche frutta e verdura erano cadute sotto la medesima scure di tagli.
Tradotto in cifre, perché come sempre è qui che si arriva alla fine dei conti, si stima che per il Parmigiano Reggiano la sospensione degli aiuti UE potrebbe comportare un danno intorno ai 15 milioni di euro. Il dato è stato reso noto pochi giorni fa dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA).
Sembra che la colpa di questi tagli sia dovuta a produttori “furbetti” di tutta Europa che hanno chiesto aiuti economici nonostante essi stessi non fossero esportatori diretti di grandi quantità di formaggi verso la Russia, come ad esempio svedesi e irlandesi.
Secondo la Commissione Europea il nostro paese non è tra i più colpiti del divieto: peggio è andata a Germania, Polonia e Olanda, tuttavia la fase critica non è ancora passata. Per dare il loro supporto al settore gli italiani potranno quindi scegliere di acquistare questo formaggio DOP, e per la vendita di Parmigiano Reggiano si potrà approfittare degli e-shop che rappresentano un canale conveniente e semplice da utilizzare.