Le Pagine Gialle e Original Birth S.p.a. Ovvero, come fare una bella scoperta
Ci sono giovani, tanti giovani, che non faranno mai una cosa del genere. Cosa? Aprire la porta a delle persone sorridenti con due libroni: l’elenco degli abbonati telefonici e le Pagine Gialle, utili per una pluralità di servizi e per farsi pubblicità. Le persone consegnavano i due libroni e chiedevano gentilmente indietro quelli dell’anno precedente, ma se non li restituivi non succedeva niente. Sembra una scena del tardo cretaceo, invece avveniva nell’Olocene. L’olocene è, per chi non lo sapesse, l’attuale Epoca Geologica, iniziata circa 11mila anni fa. Ora, lasciamo da parte la geologia e torniamo a noi.
Le Pagine Gialle esistono ancora, sia in cartaceo, ma ormai sono quasi considerate alla stregua di reliquie medievali, che in format digitale, ben più smart e di facile consultazione, user friendly per dirla con il linguaggio dei tempi.
Ed è stato proprio sul sito di pagine gialle che mi sono imbattuto in una nuova, l’ennesima, eccellenza italiana poco conosciuta, forse perché i media alle cose buone preferiscono le tragedie, le storie di disperazione, che fanno più audience, più rumore, ma che nondimeno rappresentano solo parte della verità. In un contesto industriale (in realtà post-industriale potrebbe sottolineare qualche sociologo) come quello italiano, Original Birth S.p.a. rappresenta, a dire poco, una duplice eccezione.
E’ una eccezione perché non siamo abituati a sentire di imprese italiane che sono partner di realtà e marchi tedeschi nel settore dell’automotive e dei ricambi.
E’ una eccezione perché men che men ci asperemmo una simile realtà operante nel sud dell’Italia, dove mancano anche molte delle infrastrutture fisiche che sono presenti un po’ ovunque e che in un settore legato alla logistica rappresentano un bel problema un più da affrontare e superare.
Eppure Original Birth S.p.a. è riuscita a imporsi, e sono arrivato alla conoscenza di questa impresa grazie al portale digitale delle Pagine Gialle.