La vendita di Prosciutto di Parma trainata dall’export nel 2013
Lo scorso anno l’inconfondibile corona rappresentata nel marchio del Prosciutto di Parma DOP ha festeggiato i suoi “primi” cinquant’anni, con l’auspicio di continuare il suo cammino di successo anche nei prossimi decenni.
Ma in questi anni di crisi, come stanno andando i bilanci riguardanti questo prelibato prodotto della tradizione norcina? Secondo i dati riportati dal Consorzio di Tutela, il 2013 si è concluso in modo sostanzialmente stabile: sono stati prodotti circa 9 milioni di prosciutti, che per il 72% sono stati assorbiti dal mercato italiano, a fronte di un giro d’affari complessivo pari a un miliardo e mezzo di euro.
Sebbene i consumi interni mostrino segnali di rallentamento, l’export continua invece a regalare più d’una soddisfazione: lo scorso anno, infatti, sono partiti per l’estero due milioni e mezzo di prosciutti (+2% rispetto al 2012), richiesti soprattutto da Germania e Francia. In aumento anche l’interesse da parte della Russia (+51) e della lontana Australia (80 mila pezzi).
In Italia abbiamo la fortuna di trovare in vendita il Prosciutto di Parma un po’ dappertutto, ma per un acquisto davvero all’insegna della qualità è all’Azienda Agricola Caretti che ci si deve rivolgere.
Presso quest’azienda del bolognese i suini vengono allevati con cura e in modo naturale, e le migliori cosce vengono selezionate per poi partire alla volta delle colline di Parma, dove vengono trasformate in prosciutti e sottoposte a un rigoroso processo di stagionatura.
Trascorso il periodo necessario, i prosciutti DOP tornano presso l’Azienda Agricola Caretti dove è possibile acquistarli “dal produttore al consumatore” nel rifornito spaccio situato in via Zenerigolo 4/B a San Giovanni in Persiceto (BO).