Anemia da carenza di ferro: come evitarla?

L’anemia da carenza di ferro è un disturbo piuttosto comune, che può colpire tutti ma soprattutto alcune categorie tra cui donne e bambini piccoli.

Le principali cause della carenza di ferro sono attribuibili principalmente al malassorbimento di questo minerale, all’insufficiente apporto dovuto ad una scorretta alimentazione, aumento del fabbisogno di ferro o perdite di sangue (ad esempio durante il ciclo mestruale). Quest’ultima è una delle cause che rende la carenza di ferro più comune nelle donne rispetto agli uomini.

Quali sono i sintomi da carenza di ferro?
Chi soffre di anemia da carenza di ferro in genere non riceve una sufficiente quantità di sangue ossigenato e dunque, nella maggior parte dei casi, si sentirà particolarmente stanco e avrà qualche difficoltà a concentrarsi. La pelle inoltre può apparire pallida e le labbra particolarmente chiare.
Vi sono però casi in cui la carenza di ferro è asintomatica pertanto per diagnosticare un’anemia da carenza di ferro bisogna fare necessariamente un esame del sangue.

Particolare attenzione deve prestare chi segue una dieta vegetariana.
Il ferro si trova nei cibi in due forme: eme e non eme. Il ferro eme è caratterizzato da una biodisponibilità molto più elevata del ferro non eme, ma si trova solo nella carne.

Il ferro non eme invece è contenuto anche nei cibi vegetali, ma, per essere assorbito dall’organismo, ha bisogno di qualche aiuto. Uno di questi è l’assunzione costante di vitamina C, la quale favorisce l’assorbimento del ferro non eme. Pertanto è importante, per chi segue una dieta vegetariana, consumare grandi quantità di frutta e verdura ricchi di vitamina C, come agrumi, prezzemolo, fragole, uva o ciliegie.