Nella ristrutturazione di alberghi le competenze dello Studio Zuccheri non temono rivali

Dal punto di vista della disponibilità alberghiera, l’Italia è “regina” in Europa per numero di camere. Lo si legge nell’ottavo rapporto sul sistema alberghiero di Federalberghi, recentemente elaborato dalla Mercury srl e contenente notizie che fanno ben sperare per una ripresa – seppur inizialmente timida – del settore turistico nel 2014 e negli anni a venire.

Con circa un milione e centomila camere, l’Italia è caratterizzata da una disponibilità ricettiva ben superiore a quella tedesca (950 mila camere circa) e a quella spagnola (915 mila). Così, anche se complessivamente la Spagna ci supera quanto a numero di pernottamenti annui (281 milioni contro 257), si può tranquillamente affermare che l’offerta turistica del Belpaese sia in grado di attirare ed ospitare un elevatissimo numero di turisti.

È però altrettanto vero che non sempre le strutture alberghiere sono in grado di sfruttare appieno le loro potenzialità: molti, ad esempio, sono gli hotel che pur essendo situati in posizioni invidiabili sono caratterizzati da architetture ormai in là con gli anni oppure presentano barriere architettoniche.

Rivolgendosi allo Studio di Progettazione Architettonica dell’architetto Ermanno Zuccheri si potrà portare una ventata di novità all’interno della propria struttura turistica, contando su un’esperienza pluriennale nella ristrutturazione di alberghi.

L’ampia case history dello Studio Zuccheri ci aiuta a capire meglio le potenzialità di questi professionisti, ad esempio considerando l’eccellente lavoro svolto presso il Grand Hotel Porro di Salsomaggiore Terme. La struttura di questo albergo storico, risalente agli anni ’20 dello scorso secolo, è stata sapientemente rivisitata al fine di offrire al cliente un’esperienza di soggiorno di alto livello.