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La ricrescita dei capelli: possibilità e illusioni

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cadutadeicapelliLa caduta capelli è una delle paure più comuni soprattutto tra uomini che hanno superato la soglia dei 20 – 25 anni. Ciò fa sì che la gente diventi meno capace di resistere a promesse di formule miracolose evidentemente illusorie. Occorre dunque essere chiari: l’unico modo concreto di contrastare l’incedere della stempiatura è quello di rivolgersi agli specialisti del settore: dermatologi e tricologi. Ci sono buone possibilità di raggiungere risultati soddisfacenti utilizzando farmaci specifici, ovvero Minoxidil e Finasteride, indicati per la cura dell’alopecia androgenetica (la classica calvizie dovuta a fattori ereditari), anche se gli effetti variano di caso in caso e possono arrivare dal semplice rallentamento della caduta capelli fino alla ricrescita tricologica.

Nei casi più gravi, però, l’unico rimedio possibile è quello del trapianto di capelli. In tricologia è possibile solo effettuare autotrapianti, non è invece possibile ricorrere a un donatore esterno. La pratica consiste nella rimozione di uno strato di cute da una zona ancora prolifica (cioè in cui i bulbi piliferi sono in grado di rigenerare i capelli) in zone invece atrofizzate. In tal modo il soggetto può tornare a disporre di una folta chioma, consistente nei propri stessi capelli. A livello clinico, sono queste le soluzioni possibili per ovviare alla questione calvizie.

C’è però una terza via, che consiste nella prevenzione. I capelli non cadono solo a causa della predisposizione genetica; lo stile di vita e le abitudini quotidiane hanno un peso specifico notevole sulla tenuta della capigliatura. In particolare, i follicoli vengono indeboliti da abuso di alcol, fumo e dieta poco sana e con uno scarso apporto vitaminico e proteico. Ulteriore fattore di rischio è lo stress: in situazione di particolare tensione, ipofisi e ipotalamo rilasciano ormoni che interferiscono con la riproduzione follicolare, arrestando la ricrescita tricologica. A livello sintomatologico non c’è alcuna differenza tra la classica alopecia androgenetica e quella da stress, tuttavia nel secondo caso si tratta di un processo reversibile.

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