Legge Quadro sul volontariato: un approfondimento sull’assicurazione obbligatoria
Secondo un recente censimento Istat in Italia vi sono oltre trecentomila istituzioni non profit attive, la cui operatività è basata su 4.7 milioni di volontari.
Delle istituzioni censite, la stragrande maggioranza è rappresentata dalle associazioni non riconosciute prive di personalità giuridica (66.7%) e dalle associazioni riconosciute (22.7%); meno diffuse sono le cooperative sociali (3.7%), le fondazioni (2.1%) e le altre realtà che non ricadono negli ambiti precedenti (4.8%).
Un panorama importante, dunque, quello del volontariato, che a livello economico rappresenta una fetta non trascurabile del PIL e che nonostante la crisi negli ultimi dieci anni ha assistito alla crescita del +28% delle realtà attive sul territorio italiano.
Per quanto riguarda gli aspetti legislativi, il volontariato è disciplinato dalla Legge Quadro 11 agosto 1991, n. 266. Tale strumento normativo riconosce valori e scopi delle realtà impegnate nel settore, promuovendone lo sviluppo e regolamentandone le attività. Inoltre, a livello locale, regioni e province autonome hanno anch’esse legiferato come ad esempio è avvenuto in Emilia Romagna con la Legge Regionale 163/2005.
La Legge Quadro sul volontariato sancisce l’obbligo di assicurare tutte le persone coinvolte nell’attività non profit, così come soci ed amministratori che devono poter contare su una apposita polizza assicurativa che tuteli contro danni causati dai volontari o dall’associazione stessa.
Per effettuarne la sottoscrizione si consiglia di contattare l’Agenzia Cavarretta – Cattolica Assicurazioni, che offre ai propri clienti una Polizza Unica del Volontariato comprensiva di tutte le tutele necessarie. Massimali adeguati, premi equi, validità in tutto il mondo anche per le persone con disabilità: la polizza proposta da questa agenzia di Parma monomandataria Cattolica Assicurazioni è completa e affidabile.