Come scegliere un master?
Come scegliere in mezzo alla sterminata offerta di master universitari oggi disponibili? Effettivamente se solo si mette il naso fuori casa è possibile assistere ad una sequela di proposte da parte di aziende ed università, ognuna con le sue promesse e le sue speranze alimentate a cui purtroppo, non sempre fa seguito una altrettanto brillate avvenire pieno di opportunità.
Tra l’altro i master, a differenza dei corsi di laurea tradizionali, hanno costi che molto spesso sono ben più alti. Ecco perché diventa ancora “più vietato” sbagliare o commettere passi falsi. Come evitarli? Usando buon senso ed andando sul sicuro.
Il buon senso va interpretato nell’ottica di scegliere un master che ci porti li dove vogliamo arrivare. Fondamentalmente li si può dividere in due tipologie principali; ci sono quelli che puntano alla formazione di persone che opereranno in ambito direttivo e di coordinamento (i manager) ed i master che invece puntano a fornire specifiche competenze in determinati settori (specializzazioni).
Il buon senso deve anche guidarci nella valutazione dei costi economici di un master; se ad esempio capiamo che non possiamo abbandonare la nostra professione (o viceversa dobbiamo trovarcene una) per motivi economici, allora dovremmo considerare l’opportunità di seguire i master online erogati dalle università telematiche, come ad esempio quello nel settore delle scienze politiche erogato dall’Ateneo di Unicusano, che permette di studiare e di seguire le lezioni su internet nelle ore libere dal lavoro e dagli altri mille impegni personali.
Un ultimo punto importante, come anticipato, è quello che riguarda la sicurezza. Il modo più sicuro per scegliere un master è quello di valutare le varie proposte a seconda di quella che è la valutazione di enti preposti alla certificazione ed alla qualificazione dei master stessi; in Italia questo ente si chiama ASFOR.
In generale dovremo pero sempre considerare che un buon master dovrà prevedere un numero di minimo 600 ore di lezione a cui poi devono affiancarsi progetti di gruppo e prove pratiche sul campo.